Google Handwrite, da oggi le ricerche si fanno a mano
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Google Handwrite, da oggi le ricerche si fanno a mano

Dopo la ricerca vocale e quella per immagini, Google introduce le ricerche fatte a mano per smartphone e tablet. Invece di usare la tastiera touchscreen si potrà scrivere direttamente sul display usando un dito

È già un po' di mesi che a Mountain View si scervellano per trovare nuovi modi che consentano di fare a meno delle fastidiosissime tastiere touchscreen. Hanno attivato la ricerca vocale , hanno perfezionato Google Instant fornendoti risultati mentre ancora stai digitando e hanno introdotto una migliorata ricerca per immagini . Un solo coniglio era rimasto nel cilindro, la scrittura a mano sul display. Oggi, con il lancio di Google Handwrite, l’utente allergico alle tastiere touchscreen ha a disposizione anche quest’ultima via di fuga.

Handwrite, molto semplicemente, è un tool che consente a Google di riconoscere parole vergate (in stampatello) con un dito (o con uno stylus) sul display multitouch di uno smartphone o di un tablet, posto ovviamente che si abbia una calligrafia lontanamente leggibile. Per attivare questa funzionalità è sufficiente accedere a google.com dal proprio dispositivo mobile, entrare nella sezione impostazioni e selezionare la scrittura a mano. A quel punto comparirà, in basso a destra sul tuo display, una specie di g scribacchiata, è il pulsante per attivare la scrittura a mano.

E come funziona? Non troppo bene, pare. Alcuni utenti hanno dichiarato di utilizzarlo già con buoni risultati, altri ci hanno rinunciato dopo pochi tentativi. Sul video di presentazione si vedono persone che scribacchiano felici in punta di polpastrello con la stessa facilità con cui scriverebbero il proprio nome sulla condensa di una finestra in inverno. Sul mio HTC Desire HD, invece, sembra di stare incidendo il più cocciuto dei marmi. Alcune volte le lettere rimangono spezzate a metà, altre volte i segni vengono registrati in ritardo, con il risultato che spesso ti ritrovi a invertire l’ordine di due lettere, altre volte ancora la smania che ha Google di completarti in anticipo i risultati porta a caricare sulla searchbar termini che non avevi lontanamente intenzione di cercare. Per vergare la propria query si può utilizzare tutto lo schermo, anche passando con il dito sopra link e searchbar, e se da un lato questo rende più facile usare Handwrite, dall’altro a volte l’interfaccia fatica a capire se tu stia cliccando uno dei link comparsi o iniziando a scribacchiare un’altra lettera. Manca inoltre un gesto per cancellare quanto appena scritto, e passare dalla scrittura a mano al tasto cancella può essere frustrante.

A Google però mettono le mani avanti, Handwrite è ancora in beta, si tratta di un esperimento, perciò è plausibile che l’esperienza non sia delle più scorrevoli. Ad ogni modo, dall’azienda forniscono una serie di trucchetti per utilizzare al meglio la nuova feature. Consigliano inoltre di usare la versione mobile di Chrome (ma dai?) e garantiscono una fruizione migliore su smartphone con sistema operativo Android 2.3 o superiore, iPhone con iOS 5 o superiore e tablet con Android 4.0 o superiore.

Handwrite non è l’unica novità che Google Search ha introdotto in questi giorni. Nelle scorse ore è stato presentato un nuovo tipo di calcolatrice scientifica integrata nella ricerca Google e attivabile anche vocalmente, è stato inoltre annunciato l’imminente introduzione di un nuovo layout di Google Search in cui la sidebar verticale verrà spostata dal margine sinistro e posizionata in orizzontale sotto la searchbar.

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Fabio Deotto