Giovanni Vernia: il “fine” era la gnocca

Giovanni Vernia: il “fine” era la gnocca

E poi un giorno chiedi ad un attore comico d’essere intervistato per chiacchierare di musica e viene fuori un’intervista che non ti aspetti proprio. ECCO A VOI GIOVANNI VERNIA CHE UN PAIO DI SOLUZIONI LE HA TROVATE. Uno dei tuoi …Leggi tutto

E poi un giorno chiedi ad un attore comico d’essere intervistato per chiacchierare di musica e viene fuori un’intervista che non ti aspetti proprio.

ECCO A VOI GIOVANNI VERNIA CHE UN PAIO DI SOLUZIONI LE HA TROVATE.

Uno dei tuoi personaggi  più riusciti arriva proprio dalla musica

Si, a me è sempre piaciuta la musica house, quella più cantata, quella un po’ più melodica. Poi se lo dici ad uno che non se ne intende “musica house melodica” ti sputa in un occhio perché la considera come una figura retorica.

E invece?

E invece a me piaceva proprio quella musica lì, non quella commerciale che mettono nei locali dove non si va prettamente per ballare ma per farsi vedere, dove non c’è attenzione al suono ma a come ti vesti, a come ti appoggi alla colonna per bere il cocktail, a che colore ha il cocktail e se si abbina bene con la camicia che è obbligatoria per entrare! O B B L I G A T O R I A! Ma cosa è un collegio o una discoteca?

E che succede poi?

Beh piano piano mi sono sempre più appassionato, ho cominciato a viaggiare, ad andare ad Ibiza in vacanza, poi per lavoro son stato a Barcellona poi negli Stati Uniti, e così mi si è aperta la mente e non sono più riuscito a tornare indietro.

Com’è successo che non sei diventato un dj ma al bivio hai scelto la strada dell’attore, del comico?

Mah, di fatto sono sempre stato uno che aveva questa passione di far ridere le persone, sempre. Anche da piccolo, non riuscivo mai a stare serio appena entravo in confidenza con qualcuno. Il sogno era quello di fare il comico, il dj è una cosa che faccio a tempo perso per soddisfare la passione per la musica che è grande, infatti sono in continua ricerca di dischi e produco musica dance. Tutti i pezzi con cui Jonny Groove entra a Zelig e la colonna sonora del mio film “Ti stimo fratello” sono miei”, ma è un’attività parallela. Il calore di un pubblico che ride è impagabile per me.

Tu, a differenza dei luoghi comuni che vogliono la discoteca qualcosa di più simile ad un girone dell’inferno, hai creato un discotecaro “sano” che non beve non fuma non si droga…

Per me è normale, perché io l’ho vissuta così. Se tu vedi i talk show che fanno la sera, si svegliano solo quando succede una tragedia come quando qualcuno muore in discoteca per droga. E per parlarne, spesso invitano gente che in discoteca non c’è neanche mai stata. E quello che succede è che fa notizia parlarne male, in effetti un telegiornale non potrà mai dare la notizia “Incredibile, l’altra sera si sono divertiti tutti come dei pazzi” .

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Giustamente… 

e quindi questa è l’immagine che passa alla gente che sta a casa, e viene visto come un fenomeno di massa quello che la gente va in discoteca a drogarsi invece di chi ci va per divertirsi e basta.

La tua esperienza qual è stata ? 

Mah, io sono sempre stato uno che andava in discoteca a divertirsi ballando. In effetti il ballo era un mezzo per raggiungere il fine che era molto più alto e ricercato: la gnocca.

Un obiettivo sanissimo.

Molto sano. A parte che anche quella può creare dipendenza però per il momento non sembra ci siano controindicazioni.

Tu  sai che il tuo film è uno dei più scaricati in Italia quest’anno?

Hai visto? Ho battuto ogni record di download illegale. Per me è stata un po’ una mazzata, perché grazie  a questa benevolenza gratuita su internet probabilmente non ci sarà un “Ti stimo fratello 2” . Purtroppo il fenomeno della pirateria non si potrà mai fermare, anzi non c’è proprio la volontà di fermarlo.

Ci potrebbe essere una soluzione secondo te ?

Ci sono due modi: il primo, prendiamo ad esempio un film, esce al cinema e nello stesso tempo lo fai uscire su tutte le piattaforme ad un prezzo simbolico e lo fai vedere in una buona qualità e quindi argini il problema ed incassi lo stesso. Il secondo modo: nel momento in cui una connessione si collega e scarica illegalmente un qualcosa, dal provider stesso viene bloccato il collegamento internet con annessa multa di almeno 3000€, vedi che poi non scarica più nessuno.

Onestamente, pensi sia un provvedimento fattibile?

I provider chiaramente non hanno nessun interesse a farlo, fanno a gara a chi vende più connessioni. Ci vorrebbe un intervento dello Stato, ma lì c’è gente che non sa nemmeno cosa sia un Peer-to-peer.

C’è qualcuno in cui ti rispecchi in questo momento politicamente?

Guarda non c’è nessuno ora, ci sono alcune idee di Grillo che mi sono piaciute, ho seguito i suoi comizi su internet e ci sono alcune cose che hai voglia a dire “è populismo”

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Esempi?

Io pago volentieri le tasse ma se devo fare un’ecografia la devo fare privatamente, se devo mandare mia figlia all’asilo devo mandarla in uno privato a 500 euro al mese perché non ci sono quelli pubblici, addirittura a volte nemmeno lo trovi l’asilo privato perché non ce n’é. Vai al parco e la panchina è sfasciata, prendi il motorino e alla prima curva sei per terra perché la strada è sfasciata, vai alla stazione e la scala mobile è in riparazione da 5 anni. E’ tutto sfasciato, lasciato andare. Allora, io sarei contento di pagare le tasse però vorrei avere anche il riscontro che invece non c’è.

Questo è populismo?

Pare di sì. Ma allora sono populista anch’io. Dopotutto vengo dal popolo che male c’è?

Quindi Grillo è quello che ti convince di più?

E’ il meno peggio. E’ il meno ipocrita. Mi convince che non si sia proposto per ricoprire cariche istituzionali per le quali invece propone gente giovane. Cerchiamo di diventare moderni, e non possiamo farlo se a governarci c’è gente antica. In Danimarca non c’è nessuno al governo sopra i 40 anni, da noi non c’è nessuno sotto i 60.

Le tue più grandi soddisfazioni lavorative?

Sicuramente il film, chi mai se lo sarebbe aspettato 4 anni fa che m’avrebbero fatto fare un film! Però io sono un po’ particolare, non mi accontento mai ed è bruttissimo. Per esempio fatto Zelig che è il sogno di ogni comico in erba, dopo un po’ non mi bastava più, fatto Sanremo che è un privilegio assoluto per un comico avrei voluto fare 3 uscite invece di due, fatto il film vorrei di più, ma poi pensi…cosa di più? Solo che sono così non mi godo mai tutto completamente.

A domani con il seguito della chiacchierata con Jonny Vernia nel frattempo seguitelo qui GIOVANNIVERNIA.COM e qui twitter

 

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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