galaxy s9
Antonino Caffo
Tecnologia

Una settimana con il Galaxy S9

Un signor smartphone, con un design molto simile al precedente ma novità sostanziali sotto la scocca. Capiamo insieme quanto vale

Un aggiornamento, poco di più, del rivoluzionario Galaxy S8. L’S9 prende dal modello precedente tutto il meglio, cercando di portarlo oltre, mantenendo dimensioni umane per molti degli appassionati di tecnologia. Come scritto nell’anteprima del Mobile World Congress, quest’anno la distinzione tra S9 e S9+ è più netta che in passato. Il motivo è evidente: la presenza di una fotocamera doppia sul Plus, che consente di avere tra le mani quello che gli esperti di DxO hanno sentenziato come il miglior camerafonino attualmente in circolazione.

Galaxy S9: un nuovo punto di partenza

In attesa di provare e recensire la versione extralarge, ci concentriamo sul taglio classico da  5,8 pollici. Esteticamente, l’unico punto di differenza con S8 è la rinnovata posizione del lettore di impronte che, sempre sul retro, si sposta dal fianco della fotocamera all’area sottostante, così da risultare più facilmente raggiungibile. Samsung dice di aver ridotto, millimetricamente, le cornici intorno al display.

Che sia vero o meno, la sensazione è che questo S9 si tenga meglio tra le mani, seppur con il solito effetto saponetta dovuto alla superficie posteriore scivolosa. Niente paura: con la pletora di cover e custodie, tra cui alcune nuovissime e al debutto, si protegge il cellulare senza mortificarlo, lasciando che il design sia ancora prominente rispetto al resto.

Ecco le caratteristiche tecniche:

  • Processore: Exynos 9810
  • Ram: 4 GB
  • Schermo: 5.8 pollici QHD Super AMOLED
  • Memoria interna: 64 GB con supporto alle microSD
  • Batteria: 3,000 mAh
  • Fotocamera 12 MP con apertura variabile F1.5/F2.4
  • Funzioni extra: video super slo-mo a 960
  • Fotocamera frontale: 8 MP con apertura fissa F1.7
  • Extra: certificazione IP68, speaker stereo, modalità Dolby Atmos, AR Emoji, Bluetooth 5.0
  • Colori: Lilac Purple, Midnight Black, Coral Blue
  • Prezzo: 899 euro dual-sim (in Italia sarà solo così)

Fotocamera singola ma tutta nuova

In questo articolo di Roberto Catania abbiamo spiegato come funziona l’apertura variabile della fotocamera del Galaxy S9. Nella pratica, l’obiettivo può chiudere e aprire il diaframma in maniera più ampia, sia per far entrare più luce che per ottenere un grado di definizione maggiore in condizioni di scarsa luminosità. Non lasciatevi ingannare dal fatto che S9 ha una cam e S9+ due. La seconda sul Plus funge da teleobiettivo, per scattare foto con l’effetto bokeh, con rende sfocato il contorno di persone e oggetti. L’apertura variabile è inscritta nel sensore singolo e si attiva o in automatico o nella modalità manuale, premendo sulle due misure presenti.

    Le emoticon animate

    L’effetto wow delle AR Emojidura qualche giorno, al massimo una settimana. La diretta concorrenza alle Animoji di iPhone X è tecnicamente ben riuscita ma il dubbio è un altro. Un set di azioni limitate e l’assenza di personalizzazioni basilari (barba inesistente) ne fanno tramontare un utilizzo esteso, sicuramente più affine nel tempo, soprattutto sui canali social. Si intenda: sono le stesse rimostranze da fare all’idea di Apple che pure cerca di spezzare la noia con forme e personaggi aggiuntivi. Anzi facciamo un appunto: a Barcellona Samsung ha parlato di due icone esclusive, Topolino e Minnie, da usare con il volto in realtà aumentata; finora di loro nessuna traccia.

    Tra i due litiganti, per quanto abbiamo visto in Spagna, potrebbe vincere l’iterazione di Asus e delle sue ZenMoji su Zenfone 5Z. Queste, oltre a poter essere usate offline, funzionano pure nella diretta Live di Facebook; almeno qualcosa di diverso.

    Finalmente Bixby!

    Il 2018 potrebbe essere l’anno degli assistenti virtuali, di nuovo. Bixby è cresciuto, non parla ancora italiano, ma sa fare tante cose in più che in passato. Tra queste la sezione Vision, che riconosce luoghi e oggetti ma traduce anche testi da una lingua all’altra e fa una media delle calorie presenti in un piatto. Il concetto di implementare gli algoritmi di machine learning per far crescere software AI è fondamentale nello sviluppo di applicazioni mobili nel prossimo futuro. Raggiunta una qualità indiscutibile per quanto riguarda l’hardware, che nella veste dello Snapdragon 845/Exynos 9810 può fare davvero tantissimo, non resta che lavorare sul software e sulle reti neurali di nuova generazione.

    Perché è meglio di S8

    Archiviato il discorso foto, emoticon animate e Intelligenza Artificiale, ci sono ancora un paio di elementi per i quali vale la pena passare da S8 a S9. Entrambi riguardano il settore audio. Il primo è la presenza di un doppio speaker, che abilita (era ora!) un’uscita stereo del suono. Alla solita cassa inferiore se ne affianca un’altra integrata nella capsula auricolare che di norma serve a trasmettere la voce di un interlocutore durante una telefonata. Sinora questa non era stata sfruttata anche per musica ed effetti in giochi, app e filmati e la differenza si nota concretamente.

      Samsung Galaxy S9+: la videorecensione della fotocamera

      Arriva il Dolby

      Sempre in ambito sonoro, Samsung ha inserito su S9 l’opzione Dolby Atmos, che permette di amplificare il suono sia con l’uso degli auricolari (in confezione ci sono i sempre ottimi AKG) che con le uscite stereo. Dalla barra dei collegamenti rapidi basta cliccare l’icona del Dolby per attivare o spegnere la funzione. Anche qui la riproduzione cambia di netto.

      Lo scan intelligente

      Non siamo ai livelli di Face ID ma la biometria di casa ha fatto un salto in avanti decisivo. Su Galaxy S9 arriva il cosiddetto Intelligent Scan, un sistema che combina la scansione del volto con quella dell’iride per restituire un riconoscimento migliore e più sicuro. Una volta impostato, noterete, in fase di accensione del display, il sensore rosso lampeggiare, lo stesso presente su Note8 per la validazione oculare. Incrociando i dati del volto con quelli dell’iride, Knox (la piattaforma di protezione di Samsung) abilita l’accesso in pochi secondi. Lo scan intelligente funziona bene, anche con gli occhiali ma in un ambiente buio tentenna spesso.

      Sulle prestazioni non si discute

      Non ha senso parlare delle performance di un cellulare come il Galaxy S9. Chi spende quasi 900 euro sa benissimo che non deve avere limitazioni di sorta nell’usare il più recente gioco in 3D come la realtà virtuale resa possibile dall’inserimento dei Gear VR (peraltro, funzionano quelli del 2017 con gamepad tattile). I puristi diranno che Exynos è più potente di Snapdragon mentre gli americani hanno notato una velocità maggiore di quest’ultimo nel passare da un’apertura fotografica all’altra. Questione di millesimi di secondo, ce ne importa il giusto.

      Usando per diversi mesi il Note8, l’idea personale è che con l’S9 la compagnia abbia lavorato molto bene sull’ottimizzazione delle risorse. Merito di Android Oreo ma anche del menu chiaro e accessibile con cui chiudere tutti i task attivi in una sola volta, liberare la Ram e fare pulizia di file inutili. Alla fine della giornata l’autonomia è in linea con quella del Note8, con un uso identico, e una manciata di mAh in meno (3.000 su S9, 3.300 su Note8).

      Lo compro o no?

      A conti fatti, chi ha un S8 può tenerselo stretto, ancora per un po’. Ok, farà a meno dell’audio stereo, dell’apertura variabile e delle AR Emoji ma avrà ancora tra le mani un ottimo telefonino. Ci sarà modo di passare al Galaxy S10 tra un anno.

      Ma se quello che cercate è l’innovazione meglio approfittare del programma di riciclo di Samsung, che consente di risparmiare un bel po’ sull’acquisto di un S9. Persino i possessori di un S7 Edge hanno l’occasione di riportare a casa 350 euro, pagando di fatto il nuovo smartphone solo 549 euro. Lo sconto arriverà in un secondo momento sul conto inserito in fase di acquisto ma molto meglio che vendere il vecchio dispositivo online tirando con i compratori e rischiando solo di perdere tempo.

      In definitiva…

      Il Galaxy S9 non è un telefono come gli altri. Design senza fronzoli, schermo definito, memoria espandibile e jack per le cuffie sono una combinazione rara di questi tempi, soprattutto in un corpo relativamente piccolo. Aggiungete a questi pregi una fotocamera notevolmente migliorata e una mancanza di concorrenza (Huawei P20 si comprerà da aprile, forse) e avrete una delle migliori offerte Android sulla piazza. Se i phablet non vi spaventano, mettete da parte 100 euro in più e comprate l'S9+. Allora non avrete rivali.

      Per saperne di più

      Il Galaxy S9

      galaxy s9
      Antonino Caffo
      Il Galaxy S9

      I più letti