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Vernon Chan, Flickr
Tecnologia

Gli antenati del Galaxy S8: ripercorriamo la storia della serie S

Dai primi modelli al tentativo di differenziarsi dall’iPhone sino al display infinito dell’ultimo S8. Come è cambiato lo smartphone secondo Samsung

A detta di molti, il Galaxy S8 è il telefonino più bello di questa prima parte di 2017. Un design unico, diverso da quelli della concorrenza e in grado di distinguersi dalla massa uniforme di dispositivi full touch in circolazione.

Ma per arrivare sin qui Samsung ha dovuto lavorare parecchio sulla serie S,che contraddistingue gli smartphone top del marchio coreano. Per anni questi si sono posti come principali rivali dell’iPhone di Apple, in grado di diventare uno status symbol riconosciuto a livello globale. Eppure, a differenza della Mela, Samsung ha sperimentato parecchio sia in forme che dimensioni, e anche oggi non smette di presentare cellulari che hanno l’obiettivo di stravolgere le regole del mercato.

Come si è evoluta la famiglia degli Galaxy S nel tempo e in che modo è riuscita a conquistare il cuore di milioni di persone? Diamo un occhio alla storia dei flagship del gruppo, spulciando la galleria fotografica. Quanti dei modelli del passato ricordate?

La storia dei Galaxy "S"

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Galaxy S8 - Siamo alla rivoluzione, con l’addio definitivo allo schermo classico, bordi definiti e cornici visibili. Si passa all’Infinity Display e al tasto Home nascosto sotto il vetro ma senza sensore delle impronte. Cambia anche la proporzione delle dimensioni, 18.5:9, che vuol dire una forma più lunga e stretta, rispetto agli standard del passato. In questo modo si riesce ad aumentare la copertura dei pollici a disposizione ma senza rendere il telefono uno sgraziato sasso levigato dal vento. Niente da dire sotto il profilo hardware: processore Snapdragon 835 o Exynos 8895, 4 GB di RAM, fotocamera da 12 megapixel, certificazione IP68 e sorvolabile scanner per le impronte su un irraggiungibile retro. La versione Plus è un successo: preordini tre volte superiori al Galaxy S7 e un ritorno di fiamma per nulla intaccato dal fallimento del Galaxy Note7.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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