Freddie Mercury: 10 cose che forse non sapete di lui
Ufficio Stampa Universal Music
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Freddie Mercury: 10 cose che forse non sapete di lui

Il frontman dei Queen riusciva a essere credibile e regale anche nei suoi look più improbabili, mettendo il suo istrionismo al servizio dello spettacolo

Schivo e riservato, amante dei gatti e dell'arte, Freddie si spostava solo in taxi

Il 24 novembre del 1991, oltre alla morte di Freddie Mercury, una delle più belle voci della storia del rock, segnò di fatto la fine della storia dei Queen. Impossibile sostituire un cantante con una voce unica, un carisma straordinario e una presenza scenica così forte e teatrale come quella di Mercury, morto 27 anni fa.

La voce di Farrokh Bulsara, vero nome di Freddie Mercury, era potente, espressiva, emozionante, in grado di volare alto come poche altre e di dare lustro anche alle  canzoni meno brillanti del repertorio dei Queen.

Non c’è dubbio che la musica del quartetto inglese suoni talvolta epica, pomposa e un po’kitsch, ma quello che, per altri gruppi, potrebbe risultare un difetto viene trasformato dalla magica voce del demiurgo Mercury in oro.

Freddie riusciva a essere credibile e regale anche nei suoi look più improbabili, mettendo il suo istrionismo al servizio dello spettacolo.

Dopo i travestimenti ultrakitsch degli anni Settanta in puro stile glam e i capelli lunghi, a partire dagli anni Ottanta il cantante ha trovato il look che è diventato il suo marchio di fabbrica nei concerti, entrando prepotentemente nell’immaginario collettivo: capelli cortissimi, baffi alla Clark Gable, petto nudo coperto talvolta dalla stola regale o dalla bandiera inglese, pantaloni e scarpe bianche, il microfono impugnato come uno scettro, quasi a ribadire:loro sono i Queen, io sono il Re.

Al di là delle doti tecniche fuori dal comune, confermate recentemente da uno studio scientifico, vi proponiamo una lista con 10 curiosità che forse non sapete sul leggendario frontman dei Queen. [Cliccare su Avanti]

1) Amici e vita privata

Fuori dal palco Freddie era una persona molto diversa, schiva e riservata, a cui però piaceva sempre essere al centro dell’attenzione. Aveva bisogno di amici intorno a sè, doveva sapere che c’era sempre qualcuno lì per lui.  A casa sua, a Garden Lodge, era in grado di rimanere da solo anche per lunghi periodi, salvo poi avere bisogno di vedersi con le persone più fidate. Freddie amava spiazzare i suoi ospiti vestendosi con costumi introvabili e indossava cose e oggetti a dir poco originali. Quando era alla ricerca di un po’ di tranquillità, andava in giardino e si sedeva su una panchina in un angolo vicino alla piccola cascata dello stagno per le carpe koi.

2) Gatti

Una delle sue compagnie preferite erano gli amati gatti. Ne aveva tantissimi nella sua residenza di Kensington. Freddie Mercury dedicò l'album Mister bad guy del 1985 ai suoi gatti, a Barbara Valentin e agli altri componenti dei Queen. A uno dei suoi gatti  dedicò anche una canzone presente nell'album Innuendo, Delilah.

3) Arte

Il cantante, laureato in Arti grafiche e Design, amava moltissimo l’arte, come si può apprezzare dal logo dei Queen di sua creazione, nel quale, oltre all’Araba Fenice, sono riprodotti tutti i segni zodiacali della band. Mercury investì buona parte dei suoi guadagni nell’acquisto di tele di pittori impressionisti, xilografie giapponesi e opere di maestri vittoriani. Uno dei suo artisti preferiti era il pittore bielorusso Marc Chagall.

4) Denti

Freddie fece a pugni con Bruce, che sarebbe diventato poi un suo compagno negli Hetics, perché una volta lo prese in giro chiamandolo tricheco per via dei suoi denti sporgenti. Il cantante non corresse mai il suo difetto ai denti per paura che potesse cambiare il suo timbro di voce.

5) Patente

Mercury non ha mai preso la patente, ma si è sempre spostato a Londra con i taxi(non proprio economici), anche quando era giovane e ancora sconosciuto al grande pubblico.

6) Zooroastriano

Il rappresentante della mobilitazione islamica Azan Khalid attaccò Freddie Mercury dichiarando: "Il suo stile di vita è una vergogna per l'islam. Non lo chiamavano forse Queen, "Regina"? Qualsiasi cosa leghi Mercury alla popolazione musulmana di Zanzibar è un'offesa". Farrokh Bulsara, nato a Zanzibar il 5 settembre del 1946, in realtà non era islamico, ma di famiglia zoroastriana, un'antica religione dell'Iran, di origine Parsi.

7) Cravatte

Freddie non indossava mai cravatte, anche se ne possedeva a centinaia. Una volta fece chiudere un centro commerciale per una delle sue sfrenate sessioni di shopping, dove, tra l’altro, comprò 30 cravatte, poi mai indossate.

 

8) Statue e statuette

Nel mondo esistono oltre 100 statue dedicate a Freddie Mercury. La più famosa è quella di Montreux, dove il frontman registrò Jazz e Made in Heaven, oltre ad avere una casa e uno studio di registrazione. La NECA, nota azienda  produttrice di action figure, ha creato due statuette di Freddie Mercury nella tenuta che aveva nel concerto di Wembley del 1986 e nel biker - style della stagione di Live Killers, alla fine degli anni Settanta.

 

9) Videogame

Il personaggio di Sol Badguy nella serie di videogiochi Guilty Gear è apertamente ispirato a Freddie Mercury, sia nel nome che in alcune sue movenze.

10) Montserrat Caballé

Freddie aveva una vera e propria venerazione per il soprano Montserrat Caballé. Prima del suo arrivo per la collaborazione nell’album Barcelona, fece rifare i bagni delle donne nel suo studio di registrazione. Voleva che fosse impeccabile per lei. L’ultima apparizione sul palco risale all’8 ottobre 1988 proprio con Montserrat Caballé per promuovere l’album Barcelona.  Cantarono tre pezzi: How Can I Go on?, The Golden Boy e Barcelona.Da lì a poco la scoperta della sieropositività, il lento declino fisico, che non gli ha impedito, però,  di lasciare un ultimo, straordinario testamento della sua arte nell’album Innunedo, con la cupa The show must go on che suona come l’estremo saluto di un artista che non ha, e che non può avere, nessun erede.

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Gabriele Antonucci