Francesca Michielin
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Musica

Francesca Michielin: la bellezza della semplicità

Ieri la data milanese del suo "Nice to Meet You Tour" alla Salumeria della Musica. Un one-woman show basato sull'essenzialità

Mentre il mondo dei criticoni è impegnato a bollare chi vince un talent show come "meteora", Francesca Michielin ha dimostrato - ancora una volta - che può essere esattamente l'opposto. Ieri sera la data alla Salumeria della Musica a Milano è stata un continuo stupore, per il pubblico innamorato della sua voce e per la stessa Michielin, colpita dalla capacità di unire che porta la musica.

Per proporre un live di livello non sono necessari grandi cose. Basta un artista sul palco (perchè, sì, di una vera artista si tratta) e bastano alcuni strumenti con cui potersi divertire. Sul palcoscenico del suo "Nice To Meet You Tour" non ci sono musicisti: è lei ad accompagnarsi, in certi momenti con il piano, in altri con chitarra, o ancora con la sua loop station. 

Il live inizia con Battito di ciglia, poi 25 febbraio e Distratto, quest'ultima in un momento davvero emozionante solo voce e chitarra. La Michielin - che dopo essersi classificata seconda all'ultimo Festival di Sanremo rappresenterà l'Italia all'Eurovision Song Contest il prossimo 14 maggio con la versione metà in inglese e metà in italiano di Nessun Grado di Separazione - ci tiene a raccontarsi tra una canzone e l'altra, ma non risulta mai pesante, anzi. La freschezza della sua età si percepisce tutta. È una ragazza semplice, che - come tutti - ha vissuto delusioni d'amore ma anche momenti di grande consapevolezza e desiderio di rinascita. Le sue canzoni lo dimostrano. 


Non sono mancate alcune cover. Degna di nota la sua versione - realizzata con la sua loop station - di (Tanto)³ di Jovanotti: "È un brano a cui sono legatissima, era la sveglia del mio primo campeggio a 9 anni, questo pezzo ci svegliava alle 7.30 del mattino", ha raccontato divertita. Ma anche una versione intima di Wonderwall degli Oasis. 

Un live prezioso che ha raccontato la semplicità della musica. Un diamante da amare e custodire. 

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Giovanni Ferrari