Fabio Caressa: la difficile (e bellissima) arte dell’equilibrio familiare

Fabio Caressa: la difficile (e bellissima) arte dell’equilibrio familiare

di Marino Petrelli “Anche quest’anno cercheremo di mettere insieme le varie famiglie e considerato che con Benedetta abbiamo calcolato che saranno oltre 40 persone, saremo costretti a dividerci tra il 24 e il 25 dicembre” dice il giornalista sportivo …Leggi tutto

di Marino Petrelli

 

“Anche quest’anno cercheremo di mettere insieme le varie famiglie e considerato che con Benedetta abbiamo calcolato che saranno oltre 40 persone, saremo costretti a dividerci tra il 24 e il 25 dicembre” dice il giornalista sportivo di Sky Fabio Caressa. Romano di nascita, milanese di adozione, sposato con Benedetta Parodi e padre di tre figli, Caressa racconta a Panorama.it come trascorrerà il suo Natale e “quanto è difficile mettere insieme le famiglie”.

“La parte romana preferisce più la vigilia, la parte piemontese, quella di Benedetta, è più legata al giorno di Natale. Per non fare torti a nessuno, staremo a Milano che non è proprio a metà strada, ma almeno giochiamo in campo neutro”. Natale in casa Caressa-Parodi è dunque un momento importante “Importantissimo. Il Natale con i bambini è una grande festa. Io sono un padre che regala ancora giocattoli ai miei figli. Le richieste del resto sono precisissime e sono molto esigenti: le bambine per esempio sono ancora molto Barbie. Poi cerchiamo di regalare loro anche qualcosa di utile alle loro passioni. Alla più grande piace cantare, la più piccola è appassionata di taglia e cuci e piace fare la stilista. Insomma, regali, ma anche idee utili per quello che più gli piace”.

Immagino che con Benedetta non ci sia storia in cucina…

Benedetta non si batte, io me la cavicchio. Per tradizione faremo un piatto romano la vigilia, cioè la pasta al tonno ripassata al forno, mentre il 25 lascio carta bianca a mia moglie. Ancora non so cosà preparerà quest’anno. Tra l’altro, il 24 saremo in onda proprio da Benedetta e daremo consigli sul pranzo di Natale in diretta. Saremo tutti insieme, compresi i bambini che amano andare in tv e vanno negli studi con grande naturalezza.

Il Natale che ricordi con più piacere?

Il prossimo, quello che sta per arrivare. Vengono a Milano i miei genitori, quindi non posso chiedere di meglio

La Juventus è ancora la squadra da battere? E il futuro del calcio italiano come lo vedi?

È nettamente la più forte e nel 2012 lo ampiamente dimostrato. Il 2013 spero sia l’anno del definitivo rilancio del calcio italiano, perché non se ne può più di tutti questi scandali.

E il tuo futuro in tv come sarà? A febbraio si ricomincia con il programma che conduci nei giorni di Champions league?

Per me ci saranno tante altre telecronache e già penso ai Mondiali 2014. Sempre con Beppe Bergomi al mio fianco, ormai diventato il mio compagno ideale. Siamo in simbiosi, è come un fratello per me. Poi ci sarà ancora il pre e post partita i giorni della Champions. È una formula riuscitissima, con Paolo Rossi e Gianluca Vialli siamo affiatatissimi e ci divertiamo molto. A pensarci bene, non ho mai commentato una finale di Champions league, magari mi portate fortuna e il 2013 sarà l’anno giusto…

Non resta che aspettare il 25 maggio: chiudiamo le valigie e andiamo a Londra per la finale di Champions. Noi incrociamo le dita per una tua telecronaca.

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