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Economia

Uber: una tariffa flat per fare concorrenza ai mezzi pubblici a New York

L'azienda propone per l'estate prezzi super scontati per condividere l'auto nell'ora di punta

Uber continua a ripensare se stessa. Da pochi giorni, in partnership con il sito di online shopping Gilt City, ha messo in vendita a New York dei pass per un numero illimitato di corse a un prezzo super scontato. Per i mesi di luglio e agosto, racconta Slate,
la "UberPool Commute Card" si può portare a casa con 79 dollari, invece dei 159 dollari di listino. In pratica, chi viaggia fra le 7 e le 10 del mattino e fra le 17 e le 20 dal lunedì al venerdì a Manhattan (il limite è la 125esima strada), potrà farlo condividendo un'auto Uber invece di un’affollata metropolitana o di un autobus. Il tutto, al prezzo di soli due dollari a viaggio. Una tariffa più bassa dei 2,65 dollari di una corsa con una normale Metro Card mensile, l’abbonamento ai mezzi pubblici della città, ma anche soprattutto dei cinque dollari a corsa della tariffa standard di UberPool.


Al momento, non sembra ci siano progetti per estendere le tariffe scontate delle card per i pendolari oltre i mesi estivi – in questi due mesi, il traffico è meno intenso –, ma c’è anche chi, come Tech Crunch, ipotizza che potrebbe trattarsi di una manovra pubblicitaria per conquistare nuovi utenti al servizio di car pooling. Ma ciò non esclude che Uber stia cercando di trovare il proprio ruolo anche all’interno del trasporto pubblico. New York, infatti, non è un caso isolato. A Boston, per esempio, Pool Pass è un programma pilota in funzione a luglio che offre carnet di pass pre-pagati per venti o quaranta viaggi. E' stato esteso anche a Seattle e Toronto, invece, UberHop un servizio che, per una tariffa flat, permette di salire su un’auto che ferma lungo le arterie più trafficate, ma in determinati punti prefissati e che, dunque, richiede la disponibilità a fare qualche isolato a piedi. Il servizio, in realtà, ha esordito a New York e, secondo The Verge che cita i dati forniti dall’azienda, lo scorso aprile era già utilizzato da 100mila persone, il doppio rispetto a sei mesi prima.


Infine, ci sarebbero anche altre ragioni per accogliere favorevolmente la proposta flat di Uber. Uno studio del Mit, che ha preso in considerazione la situazione dei trasporti a New York nel 2011, ipotizza che se i newyorkesi fossero disposti a condividere l’auto con un’altra persona con un tempo di attesa massimo che può arrivare fino a 150 secondi, il 70% dei taxi di New York potrebbe essere condiviso. E questo ridurrebbe del 25% il tempo medio di una corsa e la distanza media percorsa dai taxi calerebbe del 40%, con benefici per il traffico, l’inquinamento e la velocità degli spostamenti. La cattiva notizia, però, è che la nuova tariffa flat di Uber non mira a raggiungere chi utilizza i taxi, ma a chi usa i mezzi pubblici e questo, paradossalmente, potrebbe congestionare ulteriormente le vie della città.

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