Le peggiori banche del 2017
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Economia

Le peggiori banche del 2017

Dal Monte dei Paschi a alle banche venete, ecco gli istituti di credito che hanno creato più danni ai risparmiatori

Perdite miliardarie, aumenti di capitale faticosi e crollo dei titoli in borsa. E' ciò che è capitato anche nel 2017, come negli anni precedenti, a diverse banche italiane che hanno così riservato molte amarezze ai risparmiatori. Ecco, di seguito, una panoramica sugli istituti che, pur avendo imboccato la strada del risanamento, sono stati al centro della scena per il loro dissesto . (CLICCA SU AVANTI).



Monte dei Paschi

Un posto d'onore anche tra le peggiori banche del 2017,  spetta al Monte dei Paschi di Siena (Mps). L'istituto toscano ha intrapreso la strada del risanamento ma a duro prezzo. Lo Stato ha dovuto sborsare quasi 9 miliardi di euro per sostenere un difficilissimo aumento di capitale, diventando così l'azionista di maggioranza della banca. Molti risparmiatori che avevano obbligazioni subordinate Mps hanno visto i loro titoli convertiti a forza in azioni, anche se gran parte di loro hanno poi incassato un risarcimento dal governo. La peggio l'hanno avuta invece gli azionisti, che hanno accumulato perdite stratosferiche, superiori al 95% dopo il crollo e la sospensione dei titoli Mps in borsa. Le azioni del Monte dei Paschi sono poi ritornate a Piazza Affari, ma con performance pessime (-13% in in mese).

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Banche Venete

Un altro posto d'onore tra i peggiori istituti del 2017 spetta alle Banche Venete (Veneto Banca e Popolare di Vicenza). Entrambe sono state acquisite da Intesa Sanpaolo, dopo essere finite in dissesto con una montagna di crediti deteriorati nei bilanci. Il gruppo Intesa Sanpaolo le ha rilevate al prezzo simbolico di 1 euro ma ha acquisito soltanto le attività sane mentre le sofferenze sono confluite in una bad bank, una società-veicolo posta in liquidazione. I titolari dei bond dei due istituti sono stati risarciti mentre gli azionisti, come nel caso di Mps, hanno dovuto masticare amaro perdendo l'85% del capitale investito. Il governo appena istituito un fondo per risarcirli, ma i soldi a disposizione (50 milioni di euro) sono pochissimi.

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Banca Carige

L'istituto genovese è in una situazione migliore rispetto a Mps e alle banche venete. Nel caso di Carige, infatti, non sono stati necessari per ora interventi dello Stato né si sono verificati mancati rimborsi ai titolari dei bond. E' pur vero, tuttavia, che anche la banca ligure non scoppia di salute: ha dovuto effettuare di recente (e con fatica) un aumento di capitale voluto e imposto dalle autorità di vigilanza solo per garantire la solidità e la sopravvivenza dell'istituto. Pure in questo caso, chi ha pagato di più sono gli azionisti visto che il titolo in borsa ha bruciato oltre il 90% del proprio valore in 5 anni.

Creval

Chiude la lista delle peggiori banche del 2017 il Credito Valtellinese. Anche la banca lombarda ha bisogno di tanti soldi per andare avanti, circa 700 milioni di euro che verranno rastrellati entro il 2019  con un aumento di capitale votato dall'assemblea il 19 dicembre. Intanto, a Piazza Affari, tra il 2016 e il 2017 il titolo ha perso oltre la metà del proprio valore.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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