Quali investimenti hanno reso più o meno in questo 2020
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Economia

Quali investimenti hanno reso più o meno in questo 2020

Uno studio ha calcolato ad oggi perdite o guadagni di un investimento di 10mila euro ad inizio anno

Incertezza. Quella che nel 2020 è la sensazione che avvolge l'intero pianeta si rispecchia anche sui mercati mondiali alle prese con un rally continuo che porta i listini dalle stelle alle stalle in una manciata di giorni.

Oro e hi-tech salvano gli investitori

Dopo un agosto straordinario settembre si è aperto all'insegna del rimbalzo e, a età mese, la sensazione è che la timidezza degli investitori sia frutto dell'acuirsi, ancora una volta, di quel clima incerto che ci circonda e ci consiglia di restare, come in trincea, con gli occhi ben aperti e le spalle al muro. E proprio in questo momento così inquieto a reggere sono soprattutto l'oro e i titoli tecnologici.

Chi, ad esempio, avesse investito a gennaio 10.000 euro nel metallo giallo e in azioni tech sul mercato di New York oggi avrebbe guadagnato circa un 20%, se la stessa cifra fosse stata investita su Piazza Affari in Blue Chips si sarebbe registrata una perdita del 16,6%.

Le cause dell'incertezza

L'altalena dei mercati subisce l'ansia degli investitori rispetto a diverse questioni e variabili cui solo il tempo darà risposte. In primo luogo si teme la possibile seconda ondata di contagi da Covid prevista per l'autunno, ma anche il riemergere della guerra commerciale tra Cina e Usa e l'esito del voto Usa.

Si tratta di fattori che se si verificassero o meno potrebbero far oscillare l'ago della bilancia degli investimenti da una parte o dall'altra. In tema elezioni Usa, ad esempio, la vittoria democratica determinerebbe un ritorno a temi green e infrastrutturali con maggiori investimenti in questi settori; se invece venisse confermata l'attuale presidenza a giovarne sarebbero le banche e le aziende che operano nel petrolio.

10.000 euro investiti a gennaio ora sono…

In attesa, quindi, che le variabili prendano una direzione piuttosto che l'altra si sceglie di far ricorso ai beni rifugio per antonomasia ovvero oro e tecnologi. I 10.000 euro investiti a gennaio in oro oggi varrebbero 12.030 euro, la stessa cifra spesa per comprare azioni tecnologiche USA ora ne frutterebbero 12.317 euro. Chi avesse investito in Titoli di Stato italiani a gennaio oggi, rispetto ai 10.000 euro iniziali, avrebbe soltanto 335 euro in più; 273 in più se si fossero scelti Titoli di Stato USA e 244 euro in più se i 10.000 fossero stati scommessi sui Titoli di Stato dell'area Euro.

Il pacchetto iniziale avrebbe fatto segnare perdite anche ingenti in molti altri settori, dallo Yen giapponese al dollaro USA per arrivare al Petrolio Brent e le azioni Blue Chips Italia. 10.000 euro investiti, ad esempio, nello Yen oggi varrebbero 9.618 euro; nel dollaro si sarebbero trasformati in 9.386 euro e se fossero stati utilizzati per scommettere sulla forza dell'oro nero quei 10.000 euro oggi sarebbero solo 5.826.

Secondo gli osservatori internazionali questi rimbalzi connoteranno la seconda metà dell'anno e l'unico modo per salvare i propri risparmi nel 2020 e fare investimenti sensati è quello di fidarsi dell'acronimo USA "Tina" che sta per "There's no alternative" e che implica la necessità di investire solo dove il ritorno positivo è certo e garantito e quindi, ancora una volta, oro e azioni tech USA.

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Barbara Massaro