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Franco Silvi/Ansa
Economia

Prima casa, tutte le agevolazioni fiscali del 2016

Dall’abolizione della Tasi al leasing immobiliare passando per i bonus edilizi e per giovani coppie: tutte le novità introdotte o confermate dalla legge di stabilità

In un momento in cui il mercato immobiliare sembra lentamente rialzare la testa, è bene fare il punto su tutte le agevolazioni fiscali che può ottenere chi acquista un immobile da adibire a prima casa. Con la nuova legge di stabilità sono state infatti introdotte o riconfermate una serie di misure che vanno dall’abolizione della Tasi ai bonus sulle ristrutturazioni, passando per il leasing immobiliare. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le norme più interessanti da tenere a mente e che faranno risparmiare qualcosa a tutti gli attuali o nuovi proprietari di prima casa.

1 - Tasi, via libera all’abolizione

Come noto la legge di stabilità ha abolito per il 2016 il pagamento della Tasi sulla prima casa con l’eccezione delle abitazioni di lusso, ovvero delle categorie catastali A1, A8 e A9. Da notare che l’abolizione riguarda tanto i proprietari quanto ovviamente gli inquilini. In quest’ultimo caso, ossia per abitazioni date in locazione, il proprietario pagherà la quota spettante in base alla delibera Tasi 2015 o, in sua assenza, il 90% del corrispettivo, mentre l’inquilino non dovrà versare nulla. Una precisazione finale riguarda invece l’altra tassa sulla casa, ossia l’Imu:ci sarà infatti uno sconto sulle abitazioni di lusso, per le quali l’aliquota massima scenderà allo 0,4% dallo 0,6, mentre resterà la detrazione iniziale di 200 euro.

2 - Bonus ed ecobonus

Secondo le nuove misure approvate dal Parlamento, saranno prorogate fino al 31 dicembre 2016 le agevolazioni fiscali per chi ristruttura un’abitazione o effettua lavori di riqualificazione energetica. Nel primo caso, la detrazione resta al 50% fino a un tetto di spesa di 96mila euro, nel secondo caso invece la detrazione sale al 65% con livelli massimi di spesa che variano a seconda dei lavori effettuati. Confermato poi anche il bonus mobili al 50%, per un tetto di spesa di 10mila euro sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici destinati però unicamente all’immobile oggetto di ristrutturazione edilizia.

3 - Leasing e prima casa

La manovra economica ha di fatto introdotto una nuova forma di leasing finanziario che si applica all’acquisto della prima casa. Il funzionamento del meccanismo è presto spiegato: l’inquilino, che prevede di diventare futuro acquirente dell’immobile che abita, paga un affitto alla banca o all’intermediario finanziario, che di fatto acquista la casa e ne detiene il possesso per un periodo di tempo fissato nel contratto, al termine del quale venderà all’affittuario nel caso quest’ultimo ne fa richiesta, il tutto a un prezzo prefissato. Se il locatore-acquirente recede prima della scadenza, ovviamente l’immobile resterà alla banca. Ci sono poi particolari sconti per le giovani coppie con meno di 35 anni e reddito fino a 55mila euro: tra le altre, una detrazione del 19% sul prezzo di affitto fino a un tetto di 8mila euro l’anno e sul prezzo di acquisto fino a 20mila euro.

4 - Giovani coppie e bonus mobili

Sempre a favore delle giovani coppie, che si definiscono tali se almeno uno dei partner ha un’età inferiore ai 35 anni, è stato introdotta un nuova agevolazione. Nel caso infatti una coppia di questo tipo acquistasse una prima casa, avrà diritto ad un bonus mobili per gli arredi e gli elettrodomestici, che consiste in una detrazione del 50% fino a un tetto di spesa di 16mila euro. L’agevolazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo e non c’è bisogno che la coppia sia sposata.

5 - Riacquisto di prima casa

Chiunque cambi abitazione principale acquistando un nuovo immobile che adibisce a prima casa, potrà comunque usufruire dei benefici fiscali relativi a imposta di registro e Iva previsti per l’abitazione principale, a condizione però che venda la vecchia casa entro un anno. L’entità dello sconto dipende dal tipo di venditore: se si tratta di un privato, l’imposta di registro è pari al 2%, mentre l’imposta ipotecaria e catastale è fissata a 50 euro; se invece si acquista da un’impresa, l’Iva sarà al 4% e le imposte catastali e di registro sono fissate a 200 euro. Da notare che l’agevolazione in questione non si applica agli immobili di lusso, appartenenti alle categorie catastali A1, A8, e A9.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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