Poste Italiane e quotazione in borsa, istruzioni per l'uso
Fabio Campana/Ansa
Economia

Poste Italiane e quotazione in borsa, istruzioni per l'uso

Le caratteristiche dell'operazione che inizia oggi e si concluderà il 22 ottobre. Valore totale: fino a 3,7miliardi di euro

Da oggi parte l'offerta di azioni del Gruppo Poste Italiane, che si quoterà sul listino della borsa di Milano nell'ultima settimana di ottobre. Ecco, di seguito, una panoramica sulle caratteristiche dell'operazione.

Caratteristiche dell'offerta

Con la privatizzazione delle Poste, il Tesoro italiano incasserà una somma fino a 3,7 miliardi di euro. La quota di capitale collocata sul mercato (flottante) sarà pari a un massimo del 38,2%. La maggior parte dei titoli (cioè il 70% del totale) andrà a investitori istituzionali. Il restante 30% verrà assegnato ai risparmiatori privati (il pubblico indistinto) e ai dipendenti della società (che avranno, nello specifico, una quota del 3,3% dei titoli collocati).

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Quanto dura

L'offerta prende il via oggi, lunedì 12 ottobre, e si concluderà il 22 ottobre. Potrebbe esservi però anche una chiusura anticipata. Per i dipendenti che hanno diritto ad acquistare una quota riservata di azioni, la chiusura dell'offerta è fissata un giorno prima rispetto agli altri investitori, cioè il 21 ottobre.

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Dove si compra il titolo

Le azioni possono essere ordinate in banca o con il fai da te, per chi possiede un conto online (e anche un deposito titoli). Se la domanda di azioni supererà l'offerta, si procederà a un'estrazione a sorte. In questo caso, dunque, solo i più fortunati avranno la possibilità di mettersi i titoli nel portafoglio.

Quanto costa

La forchetta di prezzo per il titolo è fissata al momento in un intervallo tra 6 e 7,5 euro. Il valore finale delle azioni verrà comunicato però una volta terminato il periodo di adesione, dopo il 22 ottobre. Il regolamento dell'operazione, cioè la consegna agli investitori del lotto di titoli acquistato, avverrà invece il 27 ottobre.

Quanti soldi ci vogliono

I risparmiatori privati possono acquistare i titoli con tre modalità differenti. La prima consiste nel sottoscrivere un lotto minimo di 500 azioni o suoi multipli. In questo modo, dato che la forchetta di prezzo è 6-7,5 euro, l'investitore dovrà versare una somma tra 3mila e 3.750 euro. La seconda possibilità è scegliere invece un lotto intermedio di 2mila azioni, sborsando una cifra tra 12mila e 15mila euro. Infine, si può optare anche per un lotto maggiorato di 5mila azioni, pagando tra 30mila e 37.500 euro. Per i soli dipendenti della società, invece, il lotto minimo è di 50 azioni.

I bonus

Chi compra i titoli oggi e li tiene nel portafoglio per 12 mesi senza mai rivenderli, avrà un premio-fedeltà pari a 1 azione gratuita ogni 20 possedute. Ci sarà dunque un bonus del 5% che raddoppia (1 azione gratuita ogni 10 possedute) solo per i dipendenti che mantengono per un anno i primi due lotti di titoli acquistati.

Il business delle Poste

Il gruppo Poste Italiane ha chiuso il primo semestre del 2015 con un fatturato di oltre 13.8 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 12.8 miliardi realizzati nello stesso periodo del 2014. L'utile netto è stato invece di 465 milioni, contro i 222 milioni del primo semestre dell'anno precedente. La maggior parte del business dell'azienda oggi non è più nel settore postale ma si concentra nella vendita di prodotti bancari e assicurativi nel ramo vita, che rappresentano il 70% circa dei ricavi del gruppo.

I dividendi attesi

E' intenzione dell'azienda di mantenere un pay-out ratio (cioè la quota di utili distribuiti agli azionisti sotto forma di dividendi) superiore all'80%. La società darà dunque agli investitori una bella fetta dei profitti realizzati.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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