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Economia

Pace fiscale: ecco come funziona la prima sanatoria

Da oggi sarà possibile pagare per aderire al condono che riguarda accertamenti non ancora perfezionati alla data del 24 ottobre

Via libera da oggi al primo round della pace fiscale, ovvero alla serie di condoni che il governo ha messo in campo per permettere una possibile regolarizzazione tributaria di milioni di contribuenti. Da oggi, in particolare, si potrà aderire alla sanatoria che riguarda gli accertamenti con adesioni che sono stati sottoscritti ma che non erano ancora stati perfezionati alla data del 24 ottobre.

Tra dieci giorni, entro il 23 novembre, l'appuntamento con la sanatoria riguarderà invece gli inviti al contraddittorio con istruttoria ancora pendente e gli avvisi di accertamento.

Sottolineiamo subito che il vantaggio più significativo previsto da questa prima sanatoria, riguarda la possibilità di pagare le imposte dovute senza sanzioni, interessi e accessori, dove questi ultimi sono gli importi diversi dai tributi e dai contributi, in particolare le eventuali spese di notifica dell'atto tributario.

Ma vediamo in dettaglio quali sono tutte le altre cose da sapere per chi volesse da oggi aderire a questa prima forma di regolarizzazione fiscale.

Le scadenze

Le norme legate a questa prima sanatoria prevedono innanzitutto che entro oggi si versi l’importo, come accennato, privo di sanzioni e interessi, dovuto per l'accertamento con adesione sottoscritto ma non perfezionato al 24 ottobre, che è poi la data di entrata in vigore del decreto fiscale.

Come già ricordato più sopra poi, il 23 novembre l'appuntamento sarà invece duplice: bisognerà versare il dovuto per l'invito al contraddittorio con istruttoriaancora pendente al 24 ottobre e per l'avviso di accertamento, di rettifica o di liquidazione, e l'atto di recupero credito non impugnato ed ancora impugnabile al 24 ottobre, oppure, se più ampio, entro il termine che alla medesima data era pendente per l'eventuale impugnazione dell'atto oggetto di definizione.

Modalità di pagamento

Il governo ha previsto che il versamento possa essere effettuato in un'unica soluzione (entro i termini di novembre) oppure in un massimo di venti rate trimestrali di pari importo, da pagare entro l'ultimo giorno di ciascun trimestre.

Attenzione però, perché sull'importo delle rate successive alla prima saranno dovuti gli interessi legali calcolati dal giorno successivo al termine di versamento della prima rata.

Le prossime tappe

È bene notare che l'appuntamento di oggi riguarda solo una piccola fetta delle fattispecie sanabili e arriva mentre il decreto fiscale ha appena iniziato l'iter al Senato, con la possibilità quindi che nel corso dell'esame la scadenza possa essere fatta slittare.

Il decreto fiscale, di fatto, prevede molte tipologie di sanatoria, adatte alle diverse fattispecie di adempimenti: così questo appuntamento è diverso da quello della rottamazione ter o dalla chiusura delle liti pendenti, ma anche dal vero e proprio condono, tra l’altro ancora non definito nel testo, che si potrà realizzare con le dichiarazioni integrative.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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