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Economia

Multiproprietà, occhio alle truffe

Un altro allarme lanciato da Federcontribuenti ai consumatori

Attenzione alle truffe sulle multiproprietà. E' la denuncia di Federcontribuenti che da anni sta mettendo in guardia i consumatori "sui metodi truffaldini di veri e propri geni del male che operano verso i multiproprietari con vero e proprio stalkingestorcendo somme importanti che spesso mettono in crisi l'economia familiare. Sui multiproprietari - spiega - vige una vera e propria truffa: imposta sui beni immobili pari a 65 euro per 21 anni più imposta di bollo di 55 euro per un totale di 1.420 euro. Gli stessi multiproprietari minacciati e oggetto di stalking da parte di società dedite alla truffa con spese di gestione pari a 4 mila euro o scatta il recupero crediti. Sarà un amaro ritorno per chi sciaguratamente ha acquistato in multiproprietà".

Spiega Federcontribuenti: "Queste pseudo società di gestione delle multiproprietà impongono bonifici a nome di persone fisiche, non su un conto aziendale o riferito ad un Ente pubblico quando parlano di imposte, ma ad una determinata ora e di una determinata giornata pena interessi su interessi. Ci stupiamo di come l'italiano non riesca a liberarsi dello spettro dei venditori di fumo, dei santoni, di come riesca a farsi abbindolare e di come appaia ingenuo davanti a richieste assurde che dovrebbero insospettire".

Prendi i soldi e scappa

Un altro inganno nel quale mai si dovrebbe cadere, continua Federcontribuenti "è la promessa di vendervi la multiproprietà dopo avervi chiesto denaro anticipato per la gestione della vendita e le spese notarili: avuti i soldi spariscono e del notaio nessuna traccia. Inoltre le multiproprietà non hanno mercato e non danno ricavo. Per liberarsi delle settimane bisogna affidarsi a società serie e primarie e se ci sono dubbi, Federcontribuenti è a disposizione con i suoi uffici e consulenti".

Può capitare anche, conclude la nota dei contribuenti e consumatori italiani, di trovarsi davanti una brutta sorpresa, "come successo in questi giorni in Basilicata dove dei multiproprietari si son visti negare l'accesso agli appartamenti perché la vecchia gestione non pagava le imposte sugli immobili e ora su di loro pende una cartella esattoriale da 2 milioni di euro".

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a cura di LABITALIA/ADNKRONOS