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(Ansa)
Economia

Ultime dalla Manovra economica - Documento

Finito il lavoro, complicato, in Commissione Bilancio il documento arriverà domani alla Camera prima del voto previsto il 24 dicembre. Le ultime novità con il testo ufficiale

È davvero una corsa ad ostacoli che sembra senza fine quella della Manovra Economica che non riesce ad approdare in aula per l'approvazione e rischia persino di arrivare fuori tempo massimo. Ultimo colpo di scena questo pomeriggio quando per sbaglio in Commissione Bilancio è passato un emendamento del Pd per la riduzione del disavanzo dei comuni con uno stanziamento da 450 mln. Peccato che manchino le coperture e così domani, invece che approdare in aula, dovrà probabilmente tornare in Commissione Bilancio perdendo così altre ore ai lavori, ore che sono sempre più preziose.

IL TESTO

TESTO MANOVRA CON MAXI EMENDAMENTO.pdf

Tante le novità approvate in Commissione Bilancio. Intanto è stato definitivamente abolito il tetto per i pagamenti con i POS di cui tanto si è discusso in queste settimane. Secondo quanto riferito dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, la misura sarà sostituita con l’introduzione di crediti d’imposta a titolo di ristoro delle commissioni pagate da commercianti e professionisti per i pagamenti digitali, a patto che ci siano le risorse necessarie. Resta fissata a 5000 euro la soglia per i pagamenti in contanti.

Altra novità riguarda un possibile rifinanziamento del bonus psicologo. I cittadini con Isee inferiore a 50 mila euro potrebbero aver diritto a un vaucher di 1.500 euro. Il nuovo scalone di sussidi permette anche ai redditi meno bassi di accedere all’aiuto pubblico di supporto psicologico.

Fino a ora le risorse complessive messe in campo erano infatti limitate a 25 milioni di euro e e quindi erano state coperte le esigenze dei richiedenti con Isee più basso, lasciando fuori gli altri. Ora l’incentivo potrebbe salire dagli attuali 600 a 1.500 euro, confermando il tetto Isee. La previsione di spesa è di 5 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni a decorrere dal 2024.

Estesi anche a discoteche e night club i cosiddetti “voucher per lavori occasionali” i vecchi “buoni lavoro” che ritornano e che verranno utilizzati soprattutto nel settore dell’agricoltura, in hotel, bar e ristoranti e nei servizi alla persona. L’attuale normativa sulle prestazioni di lavoro occasionali prevede che si possa ricorrere a questo tipo di prestazione per compensi complessivamente non superiori a 5.000 euro annui, mentre ora si dovrebbe salire a 10.000 euro.

Novità anche sul fronte della proroga del bonus mobili: nel testo della manovra è stato approvato un emendamento che, per i prossimi due anni, porta la soglia massima a 8 mila euro, invece dei precedenti 5 mila. Fino al 31 dicembre 2022, la detrazione è pari 50%su acquisti fino a 10 mila euro, mentre, a partire dal primo gennaio e per i prossimi due anni, un emendamento approvato in commissione Bilancio prevede che l’ammontare della spesa non super gli 8 mila euro.

Confermata in Commissione anche la proroga fino al 31 marzo dello smart working per i lavoratori fragili (che potranno svolgere anche una diversa mansione, se necessario), ma non è più previsto per i genitori di figli under 14.

In tema giovani è arrivato il riassetto del bonus cultura per i diciottenni con l’inserimento dei due requisiti chiave ovvero il tetto Isee massimo a 35 mila euro e il voto 100/100 all’esame di maturità.

Cambia la norma che rivede la rivalutazione automatica delle pensioni per il 2023 e il 2024: quella per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2 mila-2.500 euro) viene portata dall’80 all’85%. Un emendamento ha confermato l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per coloro che hanno compiuto 75 anni, misura che però vale solo per il 2023.Non solo, la norma rivede anche per i prossimi due anni la rivalutazione automatica delle pensioni. Piccole modifiche anche per “Opzione donna” che concede per il 2023 alle donne la possibilità di uscita dal lavoro anticipata con 60 anni di età, che può ridursi di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due anni, ma solo per specifiche categorie: caregiver, invalide almeno al 74% licenziate o dipendenti da aziende con tavolo di crisi.

Parte infine la sperimentazione del cosiddetto “reddito alimentare” nelle città metropolitane. Si tratta di un fondo da destinare a chi si trova in una condizione di povertà assoluta per l’acquisto di prodotti alimentari. Con un fondo da 1,5 milioni di euro nel 2023 e altri due nel 2024, saranno distribuiti pacchi di prodotti invenduti della distribuzione alimentare che le grandi città metteranno a disposizione di chi ne ha più bisogno. I prodotti saranno da prenotare tramite app e verranno consegnati nei punti di smistamento stabiliti.

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Barbara Massaro