Tasse, dichiarazione dei redditi 2023
(Ansa)
Economia

Tasse, tutto quello che c’è da sapere per la dichiarazione dei redditi 2023

Il modello 730 cambia come maggiori agevolazioni, semplificazioni e nuove aliquote

Nuovo modello 730 al via. Mentre entra nel vivo la campagna fiscale del 2023 Governo e Agenzia delle Entrate lavorano per dare massima diffusione e visibilità alle nuove regole per la compilazione della dichiarazione dei redditi al fine di evitare errori ed equivoci che possano generare multe e sanzioni

La riforma Irpef approvata dal Governo prevede, infatti, differenti scaglioni contributivi rispetto al passato. Le detrazioni fiscali sono state rimodulate, è cambiato il modello di calcolo dei famigliari a carico e va inserito nel modello anche l’Assegno unico universale. Grandi semplificazioni anche sul fronte della conservazione di ricevute e scontrini relativi alle spese sanitarie non modificate. Da quest’anno non sarà più obbligatorio conservarle ma i dati si baseranno sul totale dell’anno precedente.

Più nello specifico ecco tutto quello che c’è da sapere per non farsi trovare impreparati all’appuntamento col Fisco.

730 precompilato

La prima cosa da sapere è che anche quest’anno l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione il cosiddetto “730 precompilato”, ovvero un documento già pronto che contiene i dati registrati nella Certificazione Unica, ovvero quella che viene inviata all’Agenzia delle entrate dai sostituti d’imposta (datori di lavoro, enti pensionistici). Lì sono presenti praticamente quasi tutti i dati sensibili relativi ai redditi dell’anno fiscale in questione ovvero: i familiari a carico, redditi da lavoro dipendente o da pensione, ritenute Irpef, trattenute di addizionale regionale e comunale, compensi da lavoro autonomo occasionale e dati delle locazioni brevi. Inoltre sono già messe nero su bianco le spese sanitarie e i relativi rimborsi, gli interessi passivi sui mutui, i contributi previdenziali, i contributi versati per i lavoratori domestici, le spese per la frequenza di asili nido e relativi rimborsi e le spese per l’istruzione. Il modello precompilato – come ricorda il sito di Agenzie delle Entrate - sarà disponibile dal 2 maggio solo per la lettura mentre da metà maggio si potranno fare le modifiche. Il 730 precompilato dovrà essere inviato entro il 2 ottobre 2023, mentre il modello Redditi (e il modello Redditi correttivo del 730) entro il 30 novembre 2023.

Le nuove aliquote

La rimodulazione della distribuzione dei redditi nei vari scaglioni ha introdotto aliquote Irpef nuove che cambiano le detrazioni per il lavoro dipendente, per la pensione e per il lavoro autonomo. Inoltre sono state introdotte nuove voci come il bonus per le barriere architettoniche, la detrazione per i canoni di locazione dei giovani fino a 31 anni (con il recupero del 20% del canone di locazione fino a un massimo di 20mila euro) e il trattamento integrativo nell’ambito del reddito da lavoro dipendente che prevede un’integrazione alla retribuzione di 1.200 euro ai lavoratori il cui reddito massimo sia di 15 mila euro e la cui imposta, determinata tenendo conto solo dei redditi da lavoro dipendente e di alcuni assimilati, sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. «Lo stesso contributo – come spiega Altroconsumo - calcolato come differenza tra queste detrazioni e l’imposta lorda, viene riconosciuto anche ai lavoratori che hanno un reddito fino a 28 mila euro».

Detrazioni per figli a carico Da quando è stato introdotto l’Assegno unico universale (Auu) – nel marzo 2022 con le modifiche del 2023 – il quadro dei famigliari a carico all’interno del 730 precompilato è cambiato e ha preso il posto delle detrazioni per i figli a carico. Nel nuovo frontespizio si sono modificate le colonnine - che spariranno dal dal 2024 - e che servono solo per indicare la situazione familiare fino al 28 febbraio 2022.

Spese mediche, addio agli scontrini

Buone notizie sia per i Caf, sia per i contribuenti. Il “cassetto degli scontrini” che quasi tutti gli italiani hanno in casa da qualche parte e che viene dedicato a conservare le spese mediche della famiglia non sarà più necessario. D’ora in poi, infatti, sul 730 precompilato le spese mediche fisse verranno automaticamente detratte senza bisogno di apportare ulteriore documentazione e con la garanzia di migliorare la qualità della vita dei contribuenti.

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Barbara Massaro