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Economia

Mercato auto, ecco perché a marzo c'è stato il boom

Le immatricolazioni sono cresciute del 18% grazie al lancio di nuovi modelli, alle tante promozioni e alla vetustà del nostro parco vetture

Il mercato dell’auto in Italia segna in marzo un significativo incremento a doppia cifra del 18,2%, dopo che già lo scorso anno marzo aveva fornito ottimi risultati (+18 %). Le vetture immatricolate nel mese scorso sono state infatti 226.163, quasi 35.000 in più rispetto alle 191.411 del marzo 2016. Grazie a questo risultato, il primo trimestre di questo 2017 si chiude così con un incremento dell’11,9%, con 582.465 vetture immatricolate rispetto alle 520.362 del gennaio-marzo 2016. Risultati incoraggianti, quasi in controtendenza rispetto a un quadro economico generale che invece nel nostro Paese continua a risentire non poco degli effetti della crisi. Ma cerchiamo di capire quali possono essere le ragioni di questo vero e proprio boom di vendite.

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I motivi di una crescita record
Secondo gli analisti del settore automotive, tre sono le ragioni che hanno spinto in questo mese di marzo le immatricolazioni di auto verso l’alto. Innanzitutto c’è un fattore strettamente industriale, legato al lancio continuo di nuovi modelli che di certo contribuiscono non poco ad accendere interesse e curiosità da parte dei consumatori. C’è poi un elemento di carattere commerciale: sono sempre di più infatti le iniziative promozionali lanciate dalle concessionarie e o anche direttamente dalle case costruttrici, per incentivare la vendita di automobili. Infine, un ruolo importante lo sta giocando, e già da qualche tempo, la vetustà del nostro parco-auto, che spinge quasi inevitabilmente tanti automobilisti  a dover cambiare la propria vettura.

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Effetto ecologico
A guidare le scelte di tanti automobilisti c’è anche un fattore che potremmo definire di carattere ecologico. In tanti infatti, al momento di optare per una nuova vettura si affidano a carburazioni alternative a quelle classiche, consci del fatto di poter ottenere anche risparmi economici. Non sorprende allora che ad esempio la motorizzazione Gpl cresca in marzo del 33,6% raggiungendo una quota del 6,1% e che quella ibrida incrementi i propri volumi di oltre il 72%. Salgono poi del 9% anche le vendite delle vetture elettriche, mentre le uniche a flettere sono quelle a metano (-27,3%). E così, a chiusura del trimestre, la situazione generale vede il diesel rappresentare quasi il 56% del mercato, la benzina il 33,4%, il Gpl il 6,3%, le ibride il 2,7%, il metano l’1,6%, mentre le elettriche chiudono con lo 0,1% del totale.

I risultati dei marchi
Se diamo poi un’occhiata alle performance delle singole case costruttrici, scopriamo che il marchio Fiat a marzo segna un soddisfacente  +19,85%, con Lancia che cresce del 16,45%, Jeep del 26,30% e Alfa Romeo del 46,07%. Il tutto per una quota di mercato che per il Lingotto resta senza discussioni la più elevata con il 22,19%. La Volkswagen, nonostante un positivo +14,92% a marzo, perde invece la seconda posizione dietro Fiat nel computo generale fermandosi al 7,32% di quota di mercato, a favore non solo della Ford, che fa segnare a marzo un buon +19,67% e guadagna una quota di mercato pari al 7,48% , ma anche della Renault che può festeggiare nel mese scorso un sorprendente +35,07%, che gli permette di conquistare una quota di mercato pari al 7,34%. Anche per Opel ci sono buone notizie, con un incremento di immatricolazioni a marzo del 24,95% e una quota di mercato che sale al 5,42%. A seguire gli altri player con Peugeot che precede Toyota, Lancia, Citroen, Nissan, Mercedes, Audi, Bmw e Hyundai.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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