Carlo Calenda
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Economia

Incentivi alle imprese: quanti sono e quanto ci costano

Secondo una rilevazione del ministero dello Sviluppo i bonus per le aziende sarebbero 942 per un valore complessivo di 4,6 miliardi di euro

Da anni i governi promettono un taglio e una riorganizzazione degli incentivi per le imprese, eppure, stando ai numeri forniti dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) ed elaborati dal Sole24ore, i bonus alle aziende continuano ad aumentare, sia in termini numerici che in termini di risorse erogate.

I dati sono contenuti nell’ultima Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive, documento redatto appunto dai tecnici del dicastero guidato dal ministro Carlo Calenda. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le risultanze più significative.

Una montagna di bonus

Secondo il censimento effettuato dal Mise dunque, nel 2016 sarebbero stati attivi ben 942 incentivi per le imprese, per un valore stimato delle erogazioni pari a circa 4,6 miliardi di euro. Si tratta già di per sé di valori decisamente enormi, che acquistano però ancora più significato se confrontati con quelli del passato.

Ad esempio, a livello delle sole risorse erogate, stiamo parlando di fondi che risultano essere più del 50% superiori a quelli destinati alle imprese solo 10 anni fa. Per quanto concerne invece il numero degli incentivi stessi è opportuno fare una importante distinzione.

Incentivi nazionali e regionali

Il panorama decisamente vario, e a volte confuso, delle agevolazioni concesse alle imprese dipende in larga parte dalla contemporanea presenza di incentivi di carattere nazionale e regionale. Per quanto riguarda i primi infatti, bisogna ammettere che l’obiettivo dichiarato di una loro riduzione sembra in effetti trovare riscontro nei numeri.

Nel 2016 infatti, il ministero dello Sviluppo ha censito 57 bonus diversi erogati dalle amministrazioni centrali, che diventano in realtà solo 22, al netto delle misure ancora vigenti ma senza erogazioni, e che assorbono risorse per 2 miliardi di euro.

Un netto passo in avanti se si pensa che nel 2007 venivano invece catalogati ben 56 incentivi tutti attivi. Diversa invece è la situazione se si passa ad analizzare i bonus di origine regionale.

Regioni, interventi da rivedere

Quando si passa ad analizzare i numeri degli incentivi di carattere regionale, si scopre infatti che il  loro numero è in continuo e preoccupante aumento.

Nel 2016 il censimento ha rilevato ben 885 diversi bonus per un valore pari a 2,6 miliardi di euro di erogazioni, una cifra già superiore a quella registrata nel 2015, quando gli stessi incentivi erano stati 864. Ma la sproporzione diventa quasi insostenibile se si confrontano questi numeri con quelli di dieci anni fa.

La Relazione del 2007 segnalava infatti la presenza sul territorio di soli 268 incentivi di tipo regionale. È dunque evidente che proprio sul fronte locale c’è stata una vera e propria emorragia di risorse che andrà quanto prima tamponata per evitare sprechi e arrivare a quella razionalizzazione dei fondi da dedicare allo sviluppo delle imprese che da anni si sta cercando faticosamente di perseguire.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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