Ikea
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Economia

Ikea: come cambia il business

Negozi più piccoli e realtà virtuale: nuove formule per intercettare le nuove modalità di consumo

L’azienda svedese, racconta Bloomberg, ha lanciato una serie di esperimenti per ridisegnare il punto vendita e introdurre innovazioni tecnologiche per assicurarsi la fedeltà di clienti che, finora, le hanno permesso di diventare un gigante con oltre 400 punti vendita in 49 paesi e un giro d'affari da 38,3 miliardi di euro.

Cambiamenti di scenario

Spinta dalla concorrenza di giganti dell’e-commerce come Amazon, da aggressivi player locali come l'americana Wayfair e da cambiamenti socio-demografici legati alla vita in città, Ikea sta ripensando le proprie strategie per raggiungere il consumatore contemporaneo. Secondo le statistiche, inoltre, le vendite on-line di arredamento e accessori per la casa potrebbero crescere del 12% nei prossimi tre anni. 

Dieci volte più piccoli

E’ così che in alcune città europee e, più recentemente negli Stati Uniti, sono nati negozi da 900 metri quadrati (dieci volte più piccoli dei tradizionali magazzini) che fanno da vetrina ad alcune stanze arredate con mobili e prodotti Ikea. Caratterizzati da una più alta presenza di addetti alle vendite, questi negozi non contengono nulla che possa essere acquistato direttamente. I clienti, infatti, possono fare i loro ordini su computer touchscreen e ritirare i prodotti in un secondo momento o riceverli a casa. Dopo l'acquisizione di TaskRabbit, la start-up di San Francisco che offre servizi peer-to-peer, si può richiedere anche il supporto per il montaggio da parte di un privato.

Nuove alleanze

Parallelamente, ha preso il via un programma pilota per la vendita di mobili e accessori attraverso i siti di terze parti, come Alibaba e Amazon. Ikea, infatti, non può permettersi di aspettare: negli ultimi cinque anni il traffico sul punto vendita è rimasto stagnante. Sono soprattutto le coppie più giovani che invece di percorrere decine di chilometri per trascorrere un pomeriggio all'Ikea preferiscono passare in rassegna i prodotti online. Attualmente, l’offerta in rete di Ikea è disponibile solo nella metà dei mercati, ma l’obiettivo è di estendere i servizi a tutto il mondo entro la fine dell’anno. Le visite al sito di Ikea sono aumentate nel 10% dagli ultimi due anni, ma i negozi tradizionali catalizzano ancora oltre il 90% delle vendite

Realtà aumentata

Ikea ed Apple stanno lavorando per creare delle app che permettano ai clienti di “provare” l'arredamento prima di passare all’acquisto. Il progetto dovrebbe prendere il via su larga scala in autunno e permetterà di vedere in 3D cinque o seicento referenze che saranno aumentate via via. Il primo step in questa direzione, disponibile in quattro località, è rappresentato dalla possibilità di far “provare” una cucina dove preparare pancake virtuali.

Pop-up store

Infine, Ikea ha iniziato a sperimentare anche con i pop-up store per promuovere la gamma di camere da letto e cucina. E’ un esempio Ikea Dining Club, il ristorante pop-up lanciato a Londra per incoraggiare i visitatori a cucinare per i loro amici. La versione dedicata alle camere da letto, aperta a Madrid, invita invece i clienti a gustare snack a letto. L'azienda fa sapere che non sono il 70% di chi ha visitato questo pop-up store non è mai stato in un grande negozio Ikea, ma che le vendite tramite e-commerce a Madrid sono cresciute di oltre il 50% dal lancio nel negozio.

Per saperne di più:

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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