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Economia

Prezzi del gas: così Londra dichiara guerra all'Europa

Da febbraio l'ICE lancerà un mercato parallelo a quello di Amsterdam. Su cui si appoggia il fragile accordo raggiunto a Bruxelles per un price cap che protegga famiglie ed imprese

In difficoltà per gli effetto della Brexit e col rischio di essere marginalizzata rispetto al cuore dell'Europa, Londra prova a battere un colpo andando ad attaccare il cuore della politica dell'Unione Europea in materia di contenimento dei costi del gas. La scelta dell'Intercontinental Exchange di aprire nella capitale inglese, dal mese di febbraio, una piattaforma per la negoziazione dei future del gas suona come sfida alle scelte di Bruxelles che da febbraio farà scattare il price cap raggiunto dopo mesi di faticosa trattativa a livello comunitario.

Il mercato parallelo di Londra sarà la via per gli operatori di settore per trattare il gas e i suoi future liberandosi dai vincoli del price cap europeo che riguarda 27 Paesi ma non la Gran Bretagna, uscita dal mercato unico con la Brexit. L'ICE continuerà ad ospitare anche le contrattazioni TTF di Amsterdam, che sono oggi il parametro di riferimento per l'Europa e sono anche il benchmark su cui interverrà il price cap in caso di rialzi eccessivi e prolungati nel tempo. Londra rischia di diventare un competitor pericoloso perché potrà attrarre i flussi finanziari di Amsterdam vanificando lo sforzo dell'Unione Europea.

Una sorta di concorrenza alle porte dell'UE e che può mettere in crisi i meccanismi di protezione che devono impedire agli stati europei di essere esposti a rialzi improvvisi e a speculazioni come accaduto nel corso del 2022 a causa dei riflessi dell'invasione russa in Ucraina. Proprio la crisi energetica indotta dalla corsa del prezzo del gas, con pesanti ricadute sul sistema industriale e sulle spese delle famiglie, aveva convinto i membri UE a studiare un price cap per tentare di controllare la situazione in futuro.

A partire dal prossimo 15 febbraio la rete di protezione scatterà qualora i prezzi del TTF di Amsterdam dovessero superare i 180 euro per megawattora per tre giorni consecutivi o se dovessero eccedere di 35 euro il prezzo di riferimento del gas naturale liquefatto. Tutto sempre basandosi sulle valutazioni del mercato di Amsterdam. Londra si inserisce in questo meccanismo col rischio di minarlo alle fondamenta.

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Giovanni Capuano