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Economia

Facebook ha moltiplicato i suoi profitti, ecco come

Il primo trimestre del 2018 conferma la crescita dell'azienda. Un calo è previsto nei prossimi tre mesi ma Zuckerberg ha già previsto tutto

"Facebook non farà niente che a lungo termine gli costerà più di un dollaro". Questa fu la profezia di Scott Galloway, professore della New York University che nel pieno dello scandalo di Cambridge Analytica aveva diffidato dalle lacrime di coccodrillo di Mark Zuckerberg & co. Nonostante il terremoto che ha travolto il social network, i nuovi dati riguardanti il bilancio dell'azienda confermano infatti la crescita del titolo e scongiurano il crollo di utenti ventilato nelle scorse settimane.

Gli ultimi dati

Ieri Facebook ha chiuso i rendiconti trimestrali con un guadagno di 11,97 miliardi di dollari, le azioni dell'azienda sono in crescita di 1,69 dollari, numeri ai quali si sommano i 2,2 miliardi di utenti attivi mensili e gli 1,45 miliardi di utenti attivi al giorno. Questi dati significano che dopo il pieno dello scandalo di Cambridge Analytica e l'intervento al Congresso del suo CEO, Facebook ha comunque aumentato i suoi numeri del 13% rispetto allo stesso trimestre gennaio-marzo del 2017.

Il prossimo trimestre

È prevedibile che gli strascichi di Cambridge Analytica saranno riportati nel prossimo trimestre, quello di aprile-giugno, ma le mosse del social per prevenire la crisi sono state già decise. Facebook ha impedito l'acceso ai dati per gli estranei, annunciato l'assunzione di migliaia di responsabili per la sicurezza e dettato la sua nuova linea per il controllo della privacy. Un "lieve calo sequenziale" è previsto a seguito delle nuove policy per cui l'azienda deve chiedere il consenso per tracciare gli utenti. Tuttavia Marc Zuckerberg ha un "tesoretto" da gestire per ammortizzare i passivi previsti: gli inserzionisti.

Le pubblicità su Facebook

Quasi il 99% delle entrate di Facebook nel primo trimestre del 2018 proviene dalla pubblicità e le inserzioni sono aumentate del 50% rispetto allo stesso trimestre del 2017. Per ammortizzare il previsto calo nel prossimo trimestre l'azienda valuta anche di spostare parte dei 6 milioni di inserzionisti su Instagram, social dedicato alla fotografia che appartiene a Facebook.

I dati negativi

Quel che invece è appurato è il calo del tempo che gli utenti passano su Facebook. Tre mesi fa Zuckerberg ha dichiarato che il tempo medio sul social è sceso di circa il 5% del quarto trimestre del 2017, quello di ottobre-dicembre. Un numero equivalente a 50 milioni di ore in meno al giorno, dati confermati anche dall'istituto di statistica Nielsen. Anche gli inserzionisti potrebbero calare nel prossimo trimestre ma il direttore operativo di Facebook, Sheryl Sandberg, ha anche detto che un'inversione di tendenza è prevista già dall'estate.

La modifica dell'algoritmo

Lo scorso gennaio l'azienda ha modificato l'algoritmo che riguarda i feed delle notizie per favorire i contenuti di familiari e amici in modo da rendere più "coinvolgente" il tempo trascorso su Facebook. Questa novità penalizza gli editori ma potenzialmente può avantaggiare gli inserzionisti: prestando maggior attenzione ai contenuti l'utente presterà maggior attenzione anche alle inserzioni.

Riassumendo la situazione attuale: Mark Zuckerberg sembra essere riuscito abilmente ad aggirare la più grande crisi di sempre nella sua società, ha limitato i danni e ammortizzato i passivi grazie ai risultati straordinari raccolti nell'ultimo anno. Il caso Cambridge Analytica, la campagna #DeleteFacebook e le difficili domande del Congresso non hanno affondato il colosso dei social network, ora più che mai convinto della sua forza.



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Matteo Politanò