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Economia

Così i robot salveranno la vecchia popolazione europea

L'invecchiamento della forza lavoro sta provocando un rallentamento della produttività che potrà essere compensato solo con le macchine

Gli economisti prevedono che la crescita della forza lavoro in tutto il mondo sia destinata a rallentare, e alcuni si preoccupano di cosa potrebbe significare per l'economia globale.

La combinazione tra il rallentamento della crescita demografica l'invecchiamento della popolazione a livello globale si tradurranno in un parallelo rallentamento del tasso di crescita numerico della forza lavoro.

Perché la crescita economica è destinata a rallentare

Secondo Andrew Kenningham, del think tank britannico Capital Economics, una simile evoluzione influirà pesantemente sulla crescita economica nel prossimo decennio o due, anche perché il rallentamento potrà essere compensato solo parzialmente da una maggiore partecipazione della forza lavoro da parte delle donne e degli anziani.

Perché la crescita è irreversibile

A fronte di un tasso di crescita della popolazione mondiale che dovrebbe raggiungere lo 0,8% entro il 2050, rispetto all'1% e al 2% degli ultimi decenni, gli esperti calcolano che la crescita della popolazione in età lavorativa potrebbe sperimentare una contrazione ancora più netta e più rapida e raggiungere lo 0,4% addirittura prima del 2030. Non solo: si tratterebbe di una tendenza irreversibile e destinata a protrarsi nel lungo periodo, portando il numero di persone di età pari o superiore a 65 anni a raddoppiare nel 2050 e il numero di quelle sotto i 15 a calare dell'8%.

Ci salverà la tecnologia?

La conseguenza immediata sarebbe una riduzione dei ritmi di crescita economica a livello globale, facendo scendere il tasso dalla media del 3,5% degli ultimi due decenni fino al 3,1%. C'è anche chi la pensa diversamente: l'American Economic Association, che riunisce celebri accademici statunitensi,   ritiene che i rapidi progressi dell'automazione e dell'intelligenza artificiale possano avere sufficienti effetti compensativi. In altre parole, dobbiamo confidare nei robot per sostituire l'apporto umano che verrà a mancare nei prossimi decenni e consolidare la crescita faticosamente ottenuta con l'emersione di nuovi grandi attori economici sulla scena globale.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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