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Economia

Ecco dove si lavora per più di 60 ore alla settimana

Turchia, Corea del Sud e Indonesia sul podio. Quinta posizione per la Grecia, che supera Giappone e Cina

Ha fatto notizia pochi giorni fa il contratto firmato dai metalmeccanici tedeschi che porta la settimana lavorativa a 28 ore, ma la situazione in molti Paesi del mondo è molto meno rosea per i lavoratori. Una ricerca dell'Ocse ripresa da Statista rivela infatti che le ore effettivamente lavorate superano non solo le ventotto dei fortunati operai tedeschi, ma in molti casi persino il numero di sessanta.

Chi supera la "quota sessanta"

Per Niall McCarthy l'elemento positivo che emerge dalla ricerca è che la fatidica "quota sessanta" non viene oltrepassata che da una minoranza dei lavoratori nei Paesi presi in esame, anche se si registrano significative differenze tra nazione e nazione. La maglia nera tocca alla Turchia, dove quasi un quarto dei lavoratori dipendenti turchi ha lavorato in un anno in media sessanta o più ore alla settimana (i dati si riferiscono al 2015, ma la situazione non sarebbe cambiata in maniera sostanziale nel biennio successivo). Anche nei Paesi asiatici si lavora duramente – a conferma di come quello secondo cui i loro cittadini siano lavoratori instancabili non sia soltanto un luogo comune. In Corea del Sud, la percentuale di persone che lavorano più di sessanta ore settimanali è del 22,6%, mentre in Indonesia la percentuale è del 14,3%. In Giappone la percentuale, pur significativa, è molto più bassa (si tratta del 9,2%), ma i ritmi sono quanto mai pesanti: il governo è dovuto intervenire per combattere il fenomeno del superlavoro dopo una serie di decessi per affaticamento (il cosiddetto karoshi).

Chi lavora di più in Europa

Nella graduatoria, non mandano i Paesi europei. Primeggia la Grecia, dove evidentemente il timore di rimanere disoccupati induce a tenere ritmi lavorativi altissimi. Sono ben l'11,2% i lavoratori greci che fanno turni straordinari di questo genere. Più del Giappone, come abbiamo visto, ma anche della Cina (la più grande potenza manifatturiera al mondo si ferma solamente a quota 5,8%) e poco meno dell'altro grande serbatoio della manodopera mondiale, l'India, che raggiunge il livello del 13,6%. Va bene l'Italia, dove la media di ore settimanali lavorate è di 35,5 ore, meno di Francia, Spagna e Stati Uniti e in linea con la media Ocse.

Dove si lavora di più su base annua

Curioso come, su scala annuale, le posizioni in classifica cambino. In un altro grafico realizzato sempre da Statista e partendo da dati Ocse i lavoratori più vessati sono i messicani, con un monte ore annuo di 2.246 ore. Seguono i coreani del Sud con 2.113, i greci con 2.042, i cileni con 1.988 e i russi con 1.978. Numeri nemeno comparabili con quelli di Stati Uniti (1.779), Canada (1.691), Spagna (1.676), Francia (1.482) o Germania (1.371). E l'Italia? In questo caso, con 1.725 ore, è al di sopra della media europea, molto vicina agli Stati Uniti. 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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