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Economia

Cara scuola, quanto ci costi

Serve uno stipendio quest’anno per il ritorno a scuola dei figli. Stangata in arrivo per le famiglie: tra libri e materiale si può arrivare facilmente a 1300 euro a studente

I prezzi parlano chiaro. Per zaini, astucci e cancelleria ogni alunno spenderà intorno ai 600 euro (+10% rispetto all’anno scorso). Il monitoraggio di Assoutenti parla chiaro. Uno zaino di marca supera i 200 euro e si arriva anche al prezzo record di oltre 1300 euro per uno zainetto trolley con portapranzo. Ci sono astucci che sfiorano i 300 euro, mentre per i diari il massimo è di 50 euro. A questo si aggiunge il capitolo libri. Se si comprano nuovi si spendono in media 502,10 euro per i testi obbligatori più 2 dizionari. Ed è raddoppiato praticamente ovunque anche il costo della copertinatura dei libri

Secondo le simulazioni dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori la famiglia di uno studente che inizia le medie spenderà 1.095,20 euro: per libri di testo e dizionari 488,40 euro (+10% rispetto allo scorso anno), per il corredo scolastico e ricambi durante l’anno 606,80 euro. Per la prima liceo la spesa è di 1.302,60 euro: per libri e dizionari 695,80 euro (+2% rispetto allo scorso anno) e 606,80 per il corredo scolastico ed i ricambi. Va poi aggiunto il capitolo tecnologia. Per computer, webcam, microfono, antivirus e programmi base i costi sono cresciuti del 2,3% rispetto al 2022. Quindi una famiglia che deve dotarsi anche di dispositivi aggiunge ai 1300 euro una spesa che va da 393,88 euro a 3.844,90 euro, a seconda di quello che già si possiede.

Come affrontare la stangata? Le associazioni dei consumatori chiedono di sanzionare le scuole che sforano i tetti ministeriali e di aggiornare le tabelle. I tetti di spesa per i libri nella scuola secondaria di primo e secondo grado sono infatti fissati dallo Stato a seconda dell’anno di corso e dell’indirizzo. E è concessa al massimo una deroga del 10% ai consigli di classe. Ma le cifre sono le stesse da dieci anni e i prezzi dei libri sono invece aumentati. Difficile per i professori rispettare i limiti fissati anni fa e così nella lista presentata alle famiglie molti testi sono “consigliati”, ma in realtà a settembre diventano “obbligatori”. Il tetto di spesa si aggira.
Altro tema è la possibilità di fare sconti sui libri di testo. Tutti supermercati e le piattaforme offrono una promozione massimo del 15%. Perché? «Il Governo deve intervenire subito contro il caro scuola, varando un decreto che modifica il vergognoso e scandaloso art. 8 della legge n. 15 del 13/2/2020 che, in barba alla libera concorrenza, vieta alle grandi catene di supermercato e alle piattaforme digitali di poter fare sconti sui libri scolastici superiori al 15% del prezzo di copertina. Nel 2019 i ribassi arrivavano anche al 25%, ora non possono superare quella soglia. Un aggravio occulto per le famiglie del 10%, in un momento in cui già faticano a pagare le bollette e a fare la spesa», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

E intanto cosa possono fare i genitori per affrontare la stangata in arrivo? “I listini sono estremamente diversificati e le famiglie possono risparmiare sensibilmente evitando le marche del momento e i prodotti sponsorizzati da influencer e personaggi famosi”, consiglia il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.
Orientarsi sui libri usati fa risparmiare oltre il 30%. Dove? Nelle Librerie con vendita in negozio e online o chiedendo agli studenti della propria scuola delle classi superiori o sui gruppi social di compravendita di libri scolastici usati della tua città e i gruppi di quartiere e social street. L’economia circolare per il ritorno a scuola aiuta.

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Cristina Colli