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YOSHIKAZU TSUNO/AFP/Getty Images
Economia

Come si ricava carburante dalle alghe in Giappone

Le fibre dell'alga euglena possono essere convertite in un liquido combustibile a emissioni zero

Le alghe hanno sempre fatto parte della dieta giapponese e anche dalle nostre parti è sempre più comune gustare un rotolo di sushi avvolto in una foglia d'alga. Sarah Karacs dela CNN ci rivela in un recente servizio di aver scoperto che nel Paese del Sol Levante la cucina non è il solo impiego possibile delle alghe. Una start-up di Tokyo, infatti, ha trovato il modo di ricavare carburante per aerei da una specie vegetale marino, l'euglena, che ha anche dato il nome alla neonata compagnia.

Come ricavare carburante dalle alghe

Si tratta di un tipo di alga dalle foglie molto piccole, che viene già impiegata nell'industria cosmetica. Ora lo scienziato-imprenditore Mitsuru Izumo ha trovato il modo di convertirne le fibre in un liquido combustibile, adeguato ad alimentare i motori dei jet supersonici. L'idea gli è venuta leggendo un fumetto manga nel quale un legume magico viene utilizzato proprio per risolvere i problemi di carenza energetica del mondo.

Le potenzialità del biocarburante giapponese

La raffineria sperimentale realizzata da Izumo nella quale avviene la fabbricazione del nuovo carburante ecologico (non solo si ricava dalla natura, ma è anche a emissioni zero) ha un potenziale di circa 125mila litri all'anno. Un quantitativo ancora limitato, sufficiente solo per qualche volo di breve durata, ma destinato a quadruplicare con la costruzione di una seconda raffineria, già progettata da Izumo. Ora il progetto procede grazie agli investimenti e al sostegno della compagnia aerea All Nippon Airways, ma in pochi anni dovrebbe diventare economicamente sostenibile. Izumo intende lavorare per perfezionare il prodotto, che ha ancora bisogno di essere mescolato con la tradizionale benzina per essere utilizzato, e per ampliarne la produzione. Un primo risultato l'ha ottenuto dalla quotazione sulla borsa di Tokyo, che ha fruttato già l'equivalente di 870 milioni di Euro.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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