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Economia

Benzina, perché a Natale i prezzi aumentano

Il rincaro del petrolio, dopo l’accordo tra i Paesi produttori, fa sentire i propri effetti ai distributori proprio durante le festività

Torna a scaldarsi il listino prezzi di benzina e diesel e, guarda caso, il fenomeno si verifica proprio nel periodo di Natale, quando tanti automobilisti si mettono in viaggio. Ce n’è quanto basta perché le associazioni dei consumatori lancino i primi accorati allarmi, su questa nuova escalation dei prezzi dei carburanti: "I rincari avranno ripercussioni pesanti sulle famiglie che si sposteranno in auto per la penisola durante le prossime festività", aveva già detto qualche settimana fa il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

Secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, il listino della verde nei distributori Q8 è arrivato a 1,722 euro, mentre il gasolio tocca in quelli della Shell 1,586 euro. Il motivo? I rincari della benzina sono iniziati ad ottobre scorso, dopo il primo accordo Opec che, a fine settembre, ha disposto un taglio della produzione, innescando aumenti a catena del prezzo del greggio e dei prodotti raffinati. La vera spinta è però arrivata dall'intesa di dicembre raggiunta non solo tra i Paesi del cartello, ma anche tra molti non aderenti all'organizzazione (come la Russia) che hanno optato per un nuovo significativo taglio.

Il Wti oscilla così in questi giorni sui 53 dollari al barile e il Brent rimane sopra i 55 dollari.

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Per l'Agenzia internazionale dell'energia (Aie) tra l’altro, se l'accordo "sarà pienamente implementato" si potrà assistere a un ulteriore innalzamento dei prezzi "all'inizio del 2017 o comunque nel primo semestre". Annunci che bastano a far sì che, come evidenziato, alcune aziende petrolifere abbiano già messo mano ai listini ritoccando all'insù i prezzi del carburante.

Eppure, le grandi compagnie distributrici del nostro Paese non ci stanno ancora una volta a passare per chi approfitta di dinamiche internazionali per vessare gli automobilisti italiani. Nel proprio preconsuntivo 2016 infatti, l’Unione petrolifera fa sapere che i prezzi al consumo dei carburanti, nell’anno che sta per chiudersi, sono risultati mediamente inferiori di quasi 10 centesimi per la benzina e di circa 13 per il gasolio, con un risparmio complessivo per i consumatori di oltre 5 miliardi di euro. Argomentazioni che sembrano però non fare presa sulle associazioni dei consumatori che come detto, scendono sul piede di guerra e chiedono a gran voce di fermare al più presto la corsa al rialzo dei listini perché essa inevitabilmente sta danneggiando le tasche dei consumatori, e questo proprio nel periodo natalizio.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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