Bancomat: calano le commissioni, ma per i consumatori risparmi minimi
Il taglio dei costi sulle transazioni riguarda infatti solo i cosiddetti Bill payment che rappresentano una parte minima di tutti i pagamenti
Si tratta di un piccolo passo avanti, ma non certo della notizia che da anni attendono un po’ tutti i consumatori. Ci riferiamo al taglio delle commissioni deciso dal Consorzio Bancomat, che ridurrà del 30%, ossia da 0,10 a 0,07 euro, i propri oneri sulle transazioni effettuate con carte di debito. Peccato però che questo sconto, deciso anche su forte pressione dell’Antitrust, non sarà applicato ai classici acquisiti in negozio, ma varrà soltanto per i cosiddetti Bill payment.
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“Tecnicamente – ci spiega Ernesto Ghidinelli, responsabile settore crediti e incentivi di Confcommercio – si tratta di quei pagamenti riguardanti tasse o utenze che vengono saldate appunto utilizzando carte di debito. I versamenti in questioni devono quindi far riferimento a bollettini di conto corrente postale o bancario, Mav, Rav e F24”. Stiamo quindi parlando di un numero di operazioni decisamente ridotto rispetto a quelle che annualmente vengono effettuate con carte di debito. “Secondo i dati forniti da Banca d’Italia – continua Ghidinelli – ogni anno sul circuito Pago Bancomat, Maestro e Visa Electronic, si registrano un totale di circa 1,2 miliardi di operazioni. Ebbene, la componente di Bill payment è decisamente minimale”.
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Tra l’altro sugli sconti decisi dal Consorzio Bancomat, che rappresenta uno dei circuiti più diffusi in Italia con 30 milioni di carte di debito in circolazione e 1,2 milioni di Pos attivi, c’è un altro elemento fondamentale da precisare. “I tagli – fa notare infatti Ghidinelli – riguardano soltanto le commissioni interbancarie multilaterali, cioè di quelle che paga la banca dell’esercente, di colui cioè che riceve il pagamento, alla banca di chi effettua il pagamento, cioè il cliente. Stiamo quindi parlando solo di una delle componenti, seppur di rilievo, che vanno a incidere sulle commissioni complessive che vengono pagate all’atto di una transazione con bancomat”.
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Restano quindi totalmente escluse dai tagli le cosiddette Merchant fee, le commissioni di negoziazione, che sono quelle che paga direttamente un esercente che fornisce al proprio cliente il servizio di bancomat. “Sul valore di queste commissioni – sottolinea Ghidinelli – incide molto il potere negoziale del commerciante. Ad esempio le grandi catene possono arrivare a spuntare commissioni pari allo 0,50% del valore della transazione, mentre per un piccolo esercente questo valore più salire fino all’1%”. Alla luce di questi chiarimenti è ovvio dunque che i tagli decisi dal Consorzio Bancomat avranno effetti molto residuali sui consumatori. “Il nostro auspicio quindi – conclude Ghidinelli – è che i tagli decisi sui Bill payment possano essere presto estesi a tutte le operazioni con carte di debito”.