Amazon
iStock - German
Economia

Amazon: non solo supermercati, adesso punta sulle private label

Il gigante del web compete con i produttori che usano il suo canale di vendita

Poche settimane fa, il Wall Street Journal ha annunciato l’ingresso di Amazon nel settore retail. Identificati con il nome in codice di “Project Como”, i punti futuri vendita targati Amazon -  a quanto pare - saranno simili a piccoli supermercati di prossimità. All’inizio, serviranno solo i clienti di Amazon Fresh, ma Amazon sta pensando anche a una formula  di negozio drive-up, dove i commessi consegnano la spesa alla macchina del cliente. La prima location di questo tipo sarebbe già in allestimento a Seattle. Ma non è tutto, perché stando a un nuovo report firmato 1010data.com, la concorrenza di Amazon si fa sentire anche fra i rivenditori che utilizzano il suo market place digitale, attraverso dodici categorie merceologiche, come prodotti per animali, accessori per computer e batterie. Gli investimenti nella marca privata, sottolinea TechCrunch, si sono dimostrati vincenti: fra settembre 2015 e agosto 2016, Amazon è stato il leader nelle categorie speaker per computer, batterie e salviettine per bambini.

Prima in tre categorie

Lo speaker Echo, in particolare, è il prodotto più interessante nel comparto emergente dei prodotti voce per computer di cui l’azienda catalizza il 45% delle quote di mercato fra i dieci principali marchi venduti, grazie anche a un prodotto innovativo che sta ridefinendo il mercato. Echo, inoltre, è il marchio più popolare fra quelli venduti online: le quantità messe in circolazione sono cresciute del 67% anno su anno e ad Amazon fa capo l’89% delle vendite online di amplificatori, un mercato stimato da un miliardo di dollari. Con il nome di AmazonBasics, le batterie di Amazon rappresentano il 30% delle vendite online di batterie, con un incremento del 93% sull’anno precedente. Si tratta di un mercato caratterizzato da bassa lealtà alla marca in cui i prodotti Amazon si sono fatti notare per il prezzo competitivo. Dal canale di Jeff Bezos, inoltre, transita il 94% delle vendite online della categoria, un mercato stimato da 113 milioni di dollari. Sul fronte dei prodotti per i piccoli, Amazon ha acquisito nel 2010 il produttore di prodotti per bambini Quidsi e le salviettine umidificate hanno debuttato nel 2014, con il nome di Amazon Elements. Anche se sono disponibili solo per i clienti Prime, Amazon detiene il 16% delle quote a valore della categorie ed è il terzo marchio più venduto, dopo Huggies che ha il 33% e Pampers con il 26%. Le vendite di salviettine firmate Amazon, inoltre, hanno registrato un incremento delle vendite del 266% anno su anno e i dati dimostrano che i clienti che vedono i prodotti Amazon hanno tre probabilità in più di fare acquisti in questa categoria.

I nuovi settori

Come ha raccontato il Wall Street Journal, infine, Amazon è entrata anche nel settore dell’alimentazione. Il marchio Happy Belly si trova su pacchetti di frutta secca, barrette di cereali, tè, caffè e olio per cucinare. Mama Bear, invece, offre alcuni alimenti biologici per bambini. Al di fuori dell'ambito food, Amazon ha lanciato mentre Presto!, una linea di detergenti che registra un record di vendite sulle applicazioni mobile e ha investito nell’abbigliamento con etichette come Franklin & Freeman, Franklin Tailored, James & Erin, Lark & Ro, North Eleven, Scout + Ro e Society New York.

I più letti

avatar-icon

Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

Read More