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Dunkirk: dal 26 maggio al 4 giugno 1940. La storia e le immagini

Una delle più grandi operazioni belliche della storia che diventerà il punto di partenza nella difesa della Gran Bretagna di Churchill

Nel maggio 1940 la blitzkrieg (guerra-lampo) propagandata da Hitler durante l'anno precedente, era diventata una drammatica realtà anche in Europa occidentale.

La guerra lampo di Hitler è riuscita

Le truppe di Hitler avevano sfondato in Olanda, Lussemburgo e Belgio, tagliando in due le linee di rifornimento dei Francesi e degli Inglesi del Corpo di Spedizione britannico (BEF) e penetrando in Francia attraverso le Ardenne. Il 19 maggio si delinearono le intenzioni inglesi di operare una massiccia ritirata attraverso la Manica, per permettere una futura difesa della Gran Bretagna assediata dall'Europa settentrionale invasa dalla Germania nazista. L' operazione militare nota con il nome di "Operation Dynamo" fu concepita quando a Londra si svolgeva il fondamentale cambio della guardia tra Neville Chamberlain ( la cui idea di una pace separata con Hitler era stata osteggiata dal Paese) e il nuovo premier Winston Churchill.

Il "miracolo di Dunkirk" si avvera

Il "miracolo di Dunkirk" fu possibile anche grazie ad una momentanea sosta nell'avanzata delle divisioni corazzate tedesche dal 24 maggio, in quanto Hitler diede retta ai timori dei suoi generali su una possibile azione di contrattacco britannica. In questi due giorni di tregua nell'avanzata nemica, iniziarono le complicatissime operazioni di evacuazione di quello che può considerarsi un vero e proprio esodo biblico: alla fine dell'Operation Dynamo infatti, saranno 338.000 i militari che attraverseranno la Manica con ogni tipo di natante: dalla corazzata al mercantile fino ai pescherecci e alle lance lunghe meno di 5 metri. Diretta dal Vice Ammiraglio della Royal Navy Bertram Ramsay, l'operazione iniziò a rilento per l'azione martellante dal cielo della Luftwaffe, che era ancora abbondantemente padrona dei cieli.

La morte viene dal cielo

In particolare durante i primi giorni del mese di giugno le operazioni di imbarco furono messe in grave pericolo dai massicci bombardamenti sulla testa di ponte di Dunkirk da parte degli aerei tedeschi, mentre l'artiglieria britannica cercava di contenere disperatamente l'avanzata delle truppe di terra con le ultime munizioni disponibili. Un'ulteriore pericolo venne dalla decisione presa dai vertici dell'Ammiragliato britannico sul ritiro di buona parte del naviglio da guerra dall'operazione per salvaguardarlo in vista di una difesa della madrepatria, dati i numerosi affondamenti dovuti alle bombe nemiche.

Il dramma nel dramma si consumerà proprio in quelle ore terribili, quando l'urgenza delle operazioni provocherà uno dei massimi punti di frizione tra i due alleati franco-britannici. Era stato infatti deciso di dare priorità agli imbarchi delle truppe inglesi rispetto ai compagni di armi francesi ed in alcune occasioni si venne allo scontro tra i due co-belligeranti. Solo l'intervento successivo del nuovo Primo Ministro sbloccò la situazione, imponendo l'imbarco in pari numero dei due eserciti. A coordinare le operazioni dalla testa di ponte partecipò uno dei futuri protagonisti della vittoria finale degli Alleati, il generale Harold Alexander.

Il massacro di "Le Paradis"

Mentre le lunghe file in grigioverde guadagnavano pericolosamente i ponti delle navi, tra i difensori della testa di ponte di Dunkirk si consumava un massacro destinato a rimanere nella memoria collettiva degli Inglesi. Il 27 maggio 1940 un contingente di 99 uomini del Royal Norfolk Regiment si ritirò in una fattoria chiamata "Le Paradis", dopo aver cercato di resistere con ogni mezzo all'avanzata delle divisioni tedesche.

Avendo mostrato la bandiera bianca di resa agli assedianti, furono una prima volta accolti dalle mitragliatrici degli assedianti. Rientrati al coperto, saranno inizialmente rassicurati sul proprio destino da un ufficiale tedesco che parlava inglese, il Capitano Knochlein (che sarà catturato e impiccato nel 1945). Portati in una radura a poca distanza saranno prima denudati e poi falciati dal piombo tedesco. Si salveranno soltanto in due, coperti dai cadaveri dei compagni e tratti in salvo la notte dai contadini francesi.

Dalla sconfitta, la forza

L'Operation Dynamo terminerà il 4 giugno 1940. Appena 10 giorni dopo Hitler posava sotto la Tour Eiffel dopo aver occupato metà del territorio francese. Sulle spiagge di Dunkirk o affogati nella Manica rimasero oltre 3,500 soldati britannici. Più di 150 aerei della Raf furono abbattuti, mentre i feriti supereranno il numero di 13,000. Ingentissimo fu anche il materiale bellico perduto dagli Inglesi durante la ritirata, tanto che a difendere il suolo britannico non erano rimasti che 500 cannoni. Il lato positivo fu che la situazione di bisogno accelerò l'accordo di prestito di materiale bellico da parte degli Stati uniti, il "Lend and Lease Act".

Sarà grazie all'abilità oratoria di Winston Churchill nei suoi celeberrimi discorsi pronunciati alla Nazione nel'"ora più buia" per la madrepatria che dopo una ritirata così epocale, normalmente considerata una grave sconfitta, l'Inghilterra ritroverà lo spirito grazie al "miracolo di Dunkirk", ricordato costantemente nei grandissimi sacrifici richiesti al Regno Unito ed al Commonwealth fino alla vittoria finale.

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Getty Images
Soldati britannici di retroguardia cercano di contenere l'avanzata tedesca nei giorni della ritirata attraverso la Manica

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Edoardo Frittoli