La Divina Marchesa: Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli Anni folli
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La Divina Marchesa: Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli Anni folli

Venezia rievoca la figura e il mito della donna che affascinò d’Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo

Palazzo Fortuny a Venezia – una delle città più amate da Luisa Casati, palcoscenico delle sue stravaganti esibizioni –ospita la prima straordinaria mostra interamente dedicata alla “Divina Marchesa“, come la definì d’Annunzio: la donna che a inizio Novecento, con il trucco esagerato, le trasgressive ed eccentriche performance e una vita sopra le righe, fu capace di trasformare se stessa in opera d’arte, leggenda vivente, conturbante e sorprendente rappresentazione di modernità e avanguardia.
Tra le innumerevoli amanti di Gabriele D’Annunzio, fu l’unica che egli stimò veramente, ammaliato per anni dal fascino inimitabile di quella donna che il Vate – come tanti altri – citò e ricordò in numerose sue opere. Dinnanzi al suo fascino e ai suoi favori s’inchinarono stuoli di pittori, scultori, fotografi che la immortalarono: Alberto Martini, Augustus Edwin, John, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Kees Van Dongen, il barone Adolph de Meyer, Cecil Beaton. Ma anche Romaine Brooks, Ignacio Zuloaga, Jacob Epstein, Man Ray.
Artisti che la mostra riunisce nuovamente, a ricordare questa "dark lady decadente", ma anche musa di surrealisti, fauvisti, dadaisti e futuristi.

La mostra è Ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori e coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da 24ORE Cultura – Gruppo 24



La Divina Marchesa. 
Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli Anni folli
Dal 4 Ottobre 2014 all’ 8 Marzo 2015


Palazzo Fortuny, Venezia

Una musa ispiratrice

Courtesy Galleria Traghetto, Venezia
Anne-Karin Furunes Crystal Images /Marchesa Casati, 1912-2014, 2014 Tela dipinta e perforata, 320 × 330 cm

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Rita Fenini