David Bowie, inedito in jazz
In arrivo "Nothing Has Changed", la nuova raccolta di successi con sorpresa
Si intitola Nothing Has Changed il cofanetto che raccoglie tutta la musica di David Bowie dal 1964 al 2014, in quello che sembra essere il gratest hits definitivo. Ma qualcosa, in realtà, sembra cambiato. Almeno musicalmente. Perché in questa raccolta, attesa nei negozi il 18 novembre prossimo in tre versioni diverse, è incluso un unico inedito, decisamente inatteso e molto speciale.
È Sue (Or In A Season Of Crime), primo brano jazz nella carriera del Duca Bianco. Il pezzo è stato inciso l'estate scorsa con Tony Visconti come produttore e la Maria Schneider Orchestra, che accompagna la voce di Bowie con una sezione di fiati e ottoni guidata dai solisti Donny McCaslin al sassofono tenore e Ryan Keberle al trombone. Il risultato è una sorpresa, da ascoltare assolutamente. La rivista NME ha trovato la definizione perfetta: "Nick Cave incontra Scott Walker che incontra Herbie Hancock”. Il brano uscirà anche come singolo, ed è già stato inserito al primo posto della playlist della trasmissione Radio 6 Music della BBC.
Ma soprattutto è una scelta coraggiosa e perfetta per presentare David Bowie. O meglio, la complessa, poliedrica e multiforme personalità dell'artista inglese, che con questa raccolta vuole raccontare il meglio della sua musica e se stesso. Si comincia con Liza Jane, ultimo brano del terzo cd, per arrivare, appunto, a Sue che apre la raccolta: è il racconto di una vita. Che passa per canzoni intramontabili (Space Oddity, Ziggy Stardust, Rebel Rebel, Heroes, Absolute Beginners, Love Is Lost per citarne alcune) e brani preziosi come
David Bowie, Nothing Has Changed, (deluxe edition con tre cd), in uscita il 18 novembre