Il pensatore e la cagnolina venuti dall'Est
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Il pensatore e la cagnolina venuti dall'Est

Prossimamente in libreria una storia autobiografica che ha per protagonisti il grande sociologo da poco scomparso Zygmunt Bauman e un Golden Retriever

Bauman e Maggie. Il pensatore e la cagnolina venuti dall’Est”, di prossima uscita per CurcuGenovese, è un libro che rincuora il lettore mettendo in luce la bellezza dei rapporti autentici e genuini fra esseri viventi.

L’autore, Riccardo Mazzeo, editor storico della casa editrice Erickson, è l’autore di  “Esistenze rammendate. Strategie di sopravvivenza, strategie di vita” (Mimesis, 2019) e di diversi libri con Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo di fama internazionale deceduto nel 2017: “Conversazioni sull’educazione” (Erickson, 2012) e “Elogio della letteratura” (Einaudi, 2017).

Bauman è noto per aver elaborato il concetto di società liquida: quando il senso di comunità è entrato in crisi – sosteneva Bauman - all’uomo senza più punti di riferimento e valori non è rimasto altro che incertezza, consumismo sfrenato e smodato desiderio di apparire.

Nel ripercorrere undici anni della propria vita caratterizzati sia dall’amicizia con il suo amico Bauman, come pure dalla presenza della golden retriever Maggie, Mazzeo tocca il cuore del lettore più volte riuscendo a trasmettere tutta la forza che la bellezza del pensare e di giocare con il proprio cane possono dare a un essere umano.

Perché in fondo questo sono gli undici anni raccontati nel libro: una possibilità offerta dall’amicizia con un filosofo per riflettere sulle cose importanti della vita e una offerta da una cagnolina per riprendersi il proprio tempo e dedicarsi ai rapporti umani. Così, attraverso esempi della vita quotidiana l’autore finisce per avvalorare la tesi di Bauman secondo cui non possiamo prescindere dal senso di comunità.

Una delle tante belle immagini che Mazzeo ci lascia è quello della cagnolina Maggie a spasso per Trento: “la lasciavo libera e lei si prendeva il guinzaglio in bocca e con fierezza si dirigeva verso casa, senza dimenticare di andare a salutare e prendersi una coccola da maghrebini, slavi, cinesi, pensionati, virtuosi e sfasati italiani che senza eccezione le facevano gran festa”.

Qui forse sta tutto il senso del libro. Ma qualcuno potrà anche leggerlo come un contributo essenziale per conoscere particolari sconosciuti della vita di uno dei massimi sociologi di queste ultime decadi.

Di fatto, il pensatore e la cagnolina, arrivati inaspettatamente nella vita di Mazzeo, e morti insieme 11 anni più tardi, sono un documento di vita che aiuta a comprendere la lezione di Bauman. La filosofia aiuta a comprendere la vita. Ma a volte avviene il contrario. Il libro di Mazzeo lo dimostra.




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Luca Sciortino