Sergio Romano, Guerre, debiti e democrazia
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Sergio Romano, Guerre, debiti e democrazia

Che cos'è il debito, dal Trattato di Versailles a Brexit, passando per le sanzioni alla Germania e la crisi greca

Guerre, debiti e democrazia di Sergio Romano (Laterza 2017) affronta una delle tematiche fondamentali del nostro tempo: la gestione del debito. Per capire le problematicità dell’ultimo decennio, dalla situazione greca a Brexit, è necessario spostare lo sguardo un po’ più in là e avere ben chiari i meccanismi che si sono innescati da un secolo e mezzo a questa parte (il sottotitolo del libro, infatti, è Breve storia da Bismarck a oggi).

Debiti di guerra…

La grande protagonista dei debiti di guerra del ‘900 è sicuramente la Germania, fin dal Trattato di Versailles. Se infatti, saggiamente, le sanzioni alla Francia nel trattato del 1814 furono solo territoriali, per permettere al paese di voltare pagina dopo il cambio di regime, non sempre i rapporti tra potenze sono stati trattati con una simile lungimiranza. È il caso delle sanzioni alla Germania all’indomani della Prima Guerra Mondiale. Certo, le dimensioni degli eserciti e le capacità distruttive dei mezzi impiegati erano stati sicuramente maggiori, così come la devastazione provocata dal conflitto, ma la condanna finanziaria alla Germania, esacerbata dal crollo di Wall Street del 1929, porranno le basi per il veloce e vorace sviluppo del nazismo.

…e debiti di pace

Se i debiti di guerra rispondono a una necessità immediata (attrezzare un esercito, nutrire la popolazione), i debiti di pace, verso altri Paesi ma anche verso banche, sono spesso causati da una catena di debiti insoluti. Ci spiega Romano che gli eventi imprevisti sono, nel caso dei debiti contratti in tempo di pace, una causa minore, e questi sono da attribuire perlopiù al risultato del lavoro di democrazie sempre più costose e corrotte. Un esempio di costo della democrazia? È il caso degli Stati Uniti, in cui il finanziamento privato ai partiti durante le campagne elettorali assume di decennio in decennio proporzioni sempre maggiori. Il rischio è evidente: sovvenzioni massicce da parte di singoli privati, che potrebbero chiedere favori all’indomani dell’elezione del loro canditato, rischiano di viziare il sistema politico.

Dal Trattato di Versailles e dalle sanzioni alla Germania, passando per Keynes, Guerre, debiti e democrazia affronta prima i debiti di guerra per soffermarsi poi su quelli, non meno complessi, contratti in tempo di pace. Un percorso necessario per capire il debito greco e la crisi greco-tedesca ma anche le politiche dell’austerità e porre le basi per una possibile ripresa fondata, in primis, sulla fiducia tra i Paesi.

Sergio Romano
Guerre, debiti e democrazia
Laterza, 2017
117 pp., 14 euro

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Matilde Quarti