I libri più belli del 2013: i sei migliori saggi
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I libri più belli del 2013: i sei migliori saggi

La storia del Novecento protagonista in questa selezione di saggistica fra le uscite dell'anno. Con due incursioni nelle passioni della lettura e nella condizione del lavoro precario in uno dei giganti dell'economia di Internet

Sei saggi pescati fra l'enorme quantità di titoli usciti anche quest'anno. Una selezione decisamente idiosincratica, con alcune fissazioni; per esempio la storia del Novecento.

- Christopher Clark, I sonnambuli. Come l'Europa arrivò alla Grande Guerra, Laterza
A pochi mesi dal centenario delle scoppio della Grande guerra, un bellissimo saggio, avvincente e con l'attenzione che si sposta con elegante alternanza dai dettagli al quadro generale. Fra i tanti meriti di questo libro ne sottolineo uno: aver riportato l'attenzione sull'importanza tragica del nazionalismo balcanico - in particolare quello feroce e aggressivo della Serbia - fra le varie cause dello scoppio della Prima guerra mondiale.

- Sergio Luzzatto, Partigia. Una storia della Resistenza, Mondadori
Intendiamoci: questa non è una lettura per chi va alla ricerca di revisionismo. Qui è chiaro da che parte stava la ragione (Resistenza partigiana) e dove il torto (Nazisti, repubblichini). E proprio dall'alto di questa consapevolezza, questo libro trova la forza di raccontare e analizzare una storia spigolosa e piena di dilemmi fra le tante storie che compongono la Resistenza. E ci restituisce figure di protagonisti indimenticabili (fra i quali un giovanissimo Primo Levi), il dilemma della scelta, l'interrogarsi su quanto e quando sia legittima la violenza. Un libro da storiografia matura, quella di chi ha fatto abbondantemente i conti con la Resistenza, come coloro che hanno letto e assimilato il fondamentale lavoro di Claudio Pavone di qualche anno fa: Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza , Bollati Boringhieri.

>> Il meglio del 2013

- Corrado Stajano, La stanza dei fantasmi. Una vita del Novecento, Garzanti
Un grande giornalista e osservatore attento e sensibile della storia d'Italia del Novecento ci restituisce in queste pagine - con tutti gli stili e i registri che sa padroneggiare - un racconto della storia fatto di racconti a partire da oggetti e fotografie accumulate nel corso di una vita. C'è la memoria della Grande guerra nella quale il padre venne ferito gravemente, la memoria della Cremona che si consegnò alle squadracce fasciste, fino agli anni delle stragi di mafia e agli individui nella rete del terrorismo: con vittime e carnefici protagonisti.

- Luca Ferrieri, fra l’ultimo libro letto e il primo nuovo da aprire. Letture e passioni che abitiamo, Olschki Editore
Questo invece è un libro per lettori tosti che intendono guardarsi dentro, senza compiacimenti. Ferrieri - bibliotecario e tra i più attenti e preparati studiosi della lettura e della sua fenomenologia - non ci permette di stare tranquilli ad ammirare narcisisticamente il lettore che ciascuno di noi pensa di essere. Analizza invece con attenzione e fatica - per chi scrive e chi legge - le "capacità delle passioni, gioiose e tristi, di muovere e disegnare delle letture".

- Jean-Baptiste Malet, "En Amazonie”. Un infiltrato nel “migliore dei mondi", Kogoi Edizioni
Chiediamoci dove compriamo un libro. Perché se la risposta è Amazon, allora questo libro è da leggere. Malet è un giovane giornalista francese che sè andato a lavorare in un magazzino di Amazon Francia prima delle vacanze di Natale 2012. E ci racconta un universo fatto di condizioni di lavoro pesanti per i ritmi intensi, la sorveglianza, l'esaltazione della precarietà come "valore", la convivialità ideologica, la competizione fra lavoratori che ha per posta la conservazione del posto, l'assenza di diritti. Un libretto che verrà usato come fonte per le tesi di laurea sul lavoro nel XXI secolo. (Comunque questo libro è in vendita anche su Amazon).

- Paul Ginsborg, Famiglia Novecento. Vita familiare, rivoluzione e dittature. 1900-1950, Einaudi
Siamo davanti a 638 pagine per capire quanto importante sia stata l'istituzione famiglia nella storia del secolo scorso, in particolare nella prima metà, quella dei grandi rivolgimenti, dello sviluppo industriale, dei totalitarismi. Ginsborg punta la sua attenzione su cinque paesi in cinque momenti di trasformazione decisivi. La famiglia nella società più ampia ma anche la famiglia di singoli personaggi protagonisti della storia. Da leggere con calma e magari con letture diluite nel tempo. Ma da leggere, come sempre Ginsborg.

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Luigi Gavazzi