Armando Massarenti, 'Istruzioni per rendersi felici'
disegno di Guido Scarabottolo
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Armando Massarenti, 'Istruzioni per rendersi felici'

Come il pensiero antico salverà gli spiriti moderni, ovvero come ritrovare la chiave della nostra vita nelle parole della filosofia

Armando Massarenti, già autore di Il filosofo tascabile e attivo divulgatore di “Filosofia minima” sulle pagine del supplemento culturale del Sole 24 ore, porta in classifica dei libri l’amore per la sapienza. Istruzioni per rendersi felici è un compendio di brevi saggi ispirati alla lezione degli antichi maestri e di Pierre Hadot, grande studioso dell’universo platonico con cui Massarenti condivide la speciale chiarezza espositiva e una visione della filosofia come quotidiano esercizio spirituale.

In sintonia con le riflessioni di Jules Evans in Filosofia per la vita e altri momenti difficili. Come Socrate & co. possono aiutarti a stare meglio, Massarenti individua nella filosofia greca la palestra ideale per allenare il nostro cervello a rendere "conscio l'abituale e abituale il conscio". Un gioco di parole che riassume l'essenza del metodo socratico, l'arte maieutica di trarre le nostre convinzioni superficiali - dettate dall'abitudine - al cospetto della coscienza che le riesamina alla luce di un atteggiamento distaccato e razionale.

Sotto le divertite sembianze di un manuale self help corroborato dalla splendida copertina pop-metafisica di Guido Scarabottolo, questo viaggio a puntate nella filosofia antica si svolge dunque sotto il nume tutelare di Socrate, il più puro dei pensatori d'Occidente. Come spiegò Martin Heidegger in un celebre corso tenuto negli anni Cinquanta a Friburgo, pubblicato con il titolo Che cosa significa pensare?, Socrate è l'unico filosofo che per tutta la vita si sia mantenuto in marcia verso ciò che si sottrae, non scrivendo mai nulla. "Giacché chi comincia a scrivere a partire dal pensiero, deve inevitabilmente essere simile a quegli uomini che trovano rifugio dal vento nel vento stesso".

Quegli uomini siamo noi, marinai che "riparano la barca mentre stanno in mare" (Otto Neurath), sempre noi che dall'antica Grecia a oggi discettiamo di vita, felicità e piacere, amore e passioni, conoscenza e cambiamento, politica e giustizia, amicizia. Temi che rimandano all'universale mutevolezza delle cose umane, alla ricerca del senso della vita e a un sapere capace di offrire spunti per il buon vivere, se felicità ci pare una parola troppo grossa. O almeno la Consolazione della filosofia di cui parlava Boezio, autore di uno dei libri più letti dal Medioevo alla modernità.

Le brevi lezioni di cui si compone Istruzioni per rendersi felici attingono a quel filone della filosofia da cui germinò la storia morale del pensiero occidentale - non solo i due big Platone e Aristotele ma anche Epicuro ed Epitteto, Democrito ed Eraclito, Cicerone e Marco Aurelio, Lucrezio, Plotino e molti altri. Fonti ancora attualissime - al pari dei grandi interpreti della tradizione orientale con i quali mostrano spesso una saldatura ideale - di idee, insegnamenti pratici, stili di vita improntati alla saggezza.

Armando Massarenti usa formule accattivanti (Platone è meglio del Maalox, Fate l'amore, non la guerra. Come le scimmie, Scetticamente vostro ecc.) e con un atteggiamento filosoficamente "sincretistico" chiama in causa le neuroscienze e la psicologia a suffragare le tesi dei maestri alla luce delle moderne scoperte e sperimentazioni. La contaminazione più suggestiva è forse quella con la poesia, arte capace di regalare alla filosofia le parole più adatte per parlare di sé e del suo incessante librarsi, come Baudelaire in Elevazione, "al di là dei confini delle sfere stellate".

Armando Massarenti
Istruzioni per rendersi felici
Guanda
170 pp., 13 euro

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Michele Lauro