25 aprile, cinque libri per la Festa della Liberazione
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25 aprile, cinque libri per la Festa della Liberazione

Dai classici di Calvino e Vittorini ai più recenti di Aldo Cazzullo e Giacomo Verri, cinque romanzi per ricordare

Come ogni anno, il 25 aprile ci si ferma per un giorno a ricordare e celebrare la liberazione dal giogo fascista e dalla barbarie della guerra. La nostra Festa della Liberazione la vogliamo passare anche tra le pagine di chi ha saputo raccontare i drammi di quegli anni, magari anche impegnato nella lotta in prima persona. Ecco dunque cinque libri per riflettere sul significato di una ricorrenza tanto importante.

La mia anima è ovunque tu sia – Aldo Cazzullo (Mondadori)
Nella primavera del 1945 i tedeschi sono ormai costretti a ritirarsi abbandonando i frutti delle loro razzie. Nella città di Alba i tesori dei nazisti vengono spartiti tra il capo dei partigiani e un rappresentante della Curia. Più di cinquant’anni dopo, un misterioso omicidio scuote la città e sembra riportare a galla gli eventi di quei giorni febbrili.

Uomini e no – Elio Vittorini (Mondadori)
Il primo romanzo in assoluto sulla Resistenza, scritto quando la lotta per la liberazione dal nazifascismo era ancora in corso. Il capitano Enne 2 guida il suo gruppo di partigiani alla scoperta di una Milano spettrale e deserta, ormai abbandonata alle violenze e ai soprusi della guerra.

Il partigiano Johnny – Beppe Fenoglio (Einaudi)
Questo classico della letteratura partigiana ha il sapore di una moderna epopea. Il giovane Johnny, studente di letteratura inglese, decide di prendere parte alle azioni di guerriglia per difendere le sue amate Langhe dall’invasore nazista. Il romanzo s’ispira in larga parte alla biografia dell'autore.

Il sentiero dei nidi di ragno – Italo Calvino (Mondadori)
La guerra civile al tempo della Resistenza è narrata dal punto di vista di Pin, un bambino che osserva con stupore e con sinistra ammirazione le imprese compiute dai ‘grandi’. L’apparente sicurezza con cui affronta fascisti e partigiani cela in realtà un profondo disagio, quello dell’orfano di guerra abbandonato da tutti.

Partigiano Inverno – Giacomo Verri (Nutrimenti)
Un ragazzino innamorato, un giovane irrequieto e un pensionato mite e disorientato, sullo sfondo di una Resistenza raccontata in forma di epica contemporanea. Dal passato non arriva solo la storia narrata, ma anche il registro e la voce di un mondo lontano.

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- La mia anima è ovunque tu sia – Aldo Cazzullo (Mondadori)
- Uomini e no – Elio Vittorini (Mondadori)
- Il partigiano Johnny – Beppe Fenoglio (Einaudi)
- Il sentiero dei nidi di ragno – Italo Calvino (Mondadori)
- Partigiano Inverno – Giacomo Verri (Nutrimenti)

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Andrea Bressa