
Il riscatto del calcio italiano
L'en plein di vittorie nell'andata degli ottavi di finale della Champions League con la speranza di raccogliere a marzo un risultato inaspettato: così la Serie A prova a dire la sua in Europa
Che ci fossero speranze di non vivere un febbraio da comprimari si era capito nell'urna che a novembre aveva disegnato gli ottavi di finale della Champions League regalando alle italiane avversarie forti, ma giocabili. Il prodotto dell'andata è stato superiore alle attese e per certi versi storico, perché non era mai capitato prima di ottenere un en plein a questo turno con nemmeno una rete subita. Napoli, Milan e Inter hanno fatto il loro dovere con profitto contro Eintracht Francoforte, Tottenham e Porto e ora attendono i verdetti di marzo con fiducia, pur nella consapevolezza che non sarà semplice completare un lavoro solo a metà.
I partenopei hanno incantato anche in Europa e l'autorevolezza con cui hanno schiantato l'Eintracht è valsa titoli pieni di stupore anche altrove, non solo da noi dove ormai ci siamo abituati allo splendore del calcio della squadra di Spalletti. Milan e Inter hanno battagliato e vinto con merito, gare durissime e non definitive. Se si pensa al punto di partenza, però, non si può non fare i complimenti a Pioli e Inzaghi che sono entrati in questo 2023 da osservati speciali, soprattutto dalle rispettive società e tifoserie.
Il pieno di vittorie ed emozioni non deve far perdere di vista la realtà complessiva. E' vero che mentre la Serie A ha fatto bottino totale, la ricchissima Premier League ha accumulato sconfitte e figuracce: solo il Manchester City è scampato al ko sul campo del Lipsia, sulla carta nettamente inferiore. La distanza tra loro e noi rimane, però, enorme e non si colma certamente con 90 minuti di campo. Il segnale positivo e da cogliere con piacere rimane, ma guai a pensare di non essere un movimento in crisi e destinato al declino se non sarà capace di darsi regole nuove e investimenti mirati.
Per intenderci, Osimhen che sta incantando è una preda preziosa e ambita per i top club europei e bene ha fatto De Laurentiis a chiarire la volontà di tenerlo a Napoli ma anche a spiegare che a volte le cose accadono perché sono ineluttabili. Non c'è nessuna società in Italia in grado di reggere sul mercato con le grandissime, non solo inglesi. L'unica ricetta è capire quando cedere, tenere duro se si può e riciclarsi con intelligenza e competenza. Quelle che hanno avuto De Laurentiis e Giuntoli nel costruire il Napoli delle meraviglie e che di sicuro appartengono a Inzaghi e Pioli. Sono loro le storie di copertina insieme a quella partenopea: chissà se hanno convinto anche i detrattori del fuoco amico.