Calciomercato Juve, ecco quanto costano gli esuberi (che dicono no)
Da Mandzukic a Dybala e Higuain, passando per gli infortunati Perin e Pjaca fino a Rugani e Matuidi: 100 milioni che rischiano di bruciarsi
Nel mercato di oggi vendere è sempre più difficile, soprattutto per i grandi club che muovono calciatori-aziende con stipendi pesantissimi e, dunque, un ridotto numero di pretedenti dove poter andare. Il caso della Juventus, però, è paradossale e quasi di scuola, un monito futuro per i bianconeri ma non solo.
Dopo aver piazzato i colpi in entrata (De Ligt, Rabiot, Ramsey e Demiral) e completato due operazioni di scambio con relative plusvalenze con il Manchester City (Cancelo per Danilo) e la Roma (Spinazzola per Pellegrini), il capo dell'area sportiva Paratici ha vissuto settimane a cercare di piazzare i giocatori in esubero per poi completare il lavoro. Risultato? Una difficoltà crescente a trovare acquirenti, anche in prestito, ma soprattutto a convincere i diretti interessati.
Dybala ha rifiutato Manchester United e Tottenham insistendo sulla volontà di giocarsi il posto. Higuain aveva messo tutto in chiaro già il primo giorno di ritiro e non si è mosso da quella posizione. Mandzukic, al quale è stato inopinatamente allungato il contratto in primavera fino al 2021 con aumento di stipendio, si è messo di traverso davanti a qualsiasi soluzione prospettata.
Un gioco di veti incrociati che ha finito con il bloccare il mercato in ingresso creando anche problemi a Sarri e ai conti. Il tecnico ha ammesso di essere alle prese con il rischio di dolorosi tagli nella lista Champions, mentre il secondo tema - negato dal vice presidente Nedved - porta dritto alle previsioni di bilancio del club che ha chiuso l'ultimo esercizio con un passivo di 19,2 milioni di euro e che nelle previsioni lo farà anche in quello terminato il 30 giugno 2019 e non ancora approvato.
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Quanto costano gli esuberi alla Juventus
E' vero che la Juventus resta di gran lunga la società con il fatturato più alto in Italia e in piena fase espansiva, ma i numeri dell'estate dei 'no grazie' sono tutt'altro che trascurabili anche per una multinazionale come quella bianconera. La premessa è che anche i cosiddetti esuberi non resteranno del tutto inoperosi, nel senso che qualcuno verrà escluso dalla lista Champions ma sarà utilizzato in campionato.
Però la somma di ammortamenti stagionali e ingaggi al lordo di Perin, Pjaca, Rugani, Matuidi, Mandzukic, Dybala e Higuain (tutti calciatori trattati in uscita in diverse fasi dell'estate) arriva a sfiorare i 100 milioni di euro. Un valore che rappresenta circa un quarto del costo operativo complessivo della rosa bianconera.
Il nome più pesante è certamente quello di Gonzalo Higuain con i suoi 18 milioni di ammortamento (sarà così anche nella prossima stagione) e uno stipendio netto da 7,5 più bonus. Dybala, che nei piani di Paratici doveva e dovrebbe partire anche perché tatticamente non pienamente rispondente alle necessità di Sarri, arriva poco sotto i 20 di cui 13 di ingaggio lordo. Mandzukic pesa per oltre 11 e il rinnovo a cifre migliori rispetto al passato non ha certamente aiutato gli uomini mercato bianconeri.
Il risultato è una corsa contro il tempo per cercare almeno di allegerire il monte stipendi con qualche prestito. La Juventus ha sistemato la questione plusvalenze già in giugno e avrà tempo di lavorarci anche a gennaio e nei mesi successivi, ma il costo complessivo della rosa è un equilibrio che vale quanto la possibilità di Sarri di lavorare con un gruppo non sovradimensionato. Paratici ci proverà fino alle ore 22 del 2 settembre. Poi sarà tempo di bilanci.