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Valeria Straneo, la vittoria nella maratona e nella vita

Valeria Straneo, la vittoria nella maratona e nella vita

E ha fatto pure la ruota. Sì, ha fatto la ruota. Ha corso 42,195 chilometri in 2 ore, 25 minuti e 58 secondi, li ha corsi sotto il sole, è rimasta al primo posto fino al chilometro numero 40 quando …Leggi tutto

E ha fatto pure la ruota. Sì, ha fatto la ruota. Ha corso 42,195 chilometri in 2 ore, 25 minuti e 58 secondi, li ha corsi sotto il sole, è rimasta al primo posto fino al chilometro numero 40 quando è stata superata dalla keniana Kiplagat, ed è arrivata seconda ai Mondiali di Atletica di Mosca. E dopo aver tagliato il traguardo… ha fatto la ruota. Eccola, Valeria Straneo, 1,68 metri di altezza per 44 chili di peso. Altro che scricciolo: maratoneta, megaglia d’argento a Mosca, la prima europea a salire sul podio dopo otto stagioni. Incredula, felice, solare. E ci credo.

Prima di essere “la medaglia d’argento di Mosca 2013″, Valeria Straneo è una donna, moglie, madre di due bambini, ex insegnante di asilo, ha 37 anni (ahimé per l’atletica significa già essere “vecchi”). E non ha la milza.

Le è stata asportata nel 2010 per una brutta sferocitosi, una grave malattia genetica che distrugge i globuli rossi. Voleva mollare con l’attività agonistica. Non l’ha fatto.

Oggi, a 37 anni e senza milza, ha vinto. È arrivata dove molti non riescono ad arrivare e dove molti non pensano neanche di poter arrivare. È donna, ma non è questo quello che fa la differenza. È cosa le ha detto la testa. È la grinta, la voglia, l’entusiasmo di non mollare. È la capacità di trovare il bello anche quando la vita sembra averti condannato solo a rinunce.

Il cerchio si è chiuso per Valeria: malattia, operazione, rinascita, vittoria. Davvero una bella ruota.

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