Svolta significativa nei rapporti tra Washington e Pechino. Lunedì, Donald Trump ha autorizzato Nvidia a esportare in Cina i suoi chip H200.
“Ho informato il presidente cinese Xi che gli Stati Uniti consentiranno a Nvidia di spedire i suoi prodotti H200 a clienti approvati in Cina e in altri Paesi, a condizioni che consentano di mantenere una forte sicurezza nazionale”, ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca su Truth, per poi aggiungere: “Il presidente Xi ha risposto positivamente! Il 25% sarà versato agli Stati Uniti d’America. Questa politica sosterrà l’occupazione americana, rafforzerà la produzione statunitense e andrà a beneficio dei contribuenti americani”. “L’amministrazione Biden ha costretto le nostre grandi aziende a spendere miliardi di dollari per realizzare prodotti ‘degradati’ che nessuno voleva, un’idea terribile che ha rallentato l’innovazione e danneggiato i lavoratori americani. Quell’era è finita! Proteggeremo la sicurezza nazionale, creeremo posti di lavoro americani e manterremo la leadership americana nell’intelligenza artificiale”, ha proseguito.
Eppure, la Repubblica popolare sarebbe intenzionata a imporre delle limitazioni all’import di chip H200. “Pechino è pronta a limitare l’accesso ai chip avanzati H200 di Nvidia, nonostante la decisione di Donald Trump di consentire l’esportazione della tecnologia in Cina, nel tentativo di raggiungere l’autosufficienza nella produzione di semiconduttori”, ha riferito il Financial Times. Soddisfazione è invece stata espressa da Nvidia. “Applaudiamo la decisione del presidente Trump di consentire all’industria americana dei chip di competere per sostenere posti di lavoro ben retribuiti e la produzione in America. Offrire H200 a clienti commerciali approvati, verificati dal Dipartimento del Commercio, rappresenta un equilibrio ponderato che è ottimo per l’America”, ha dichiarato un portavoce del colosso tecnologico statunitense.La questione dei semiconduttori è notoriamente assai delicata. Negli scorsi mesi, l’amministrazione Trump aveva di fatto bloccato l’export di alta tecnologia verso la Cina e la Cina, dal canto suo, aveva imposto delle restrizioni all’esportazione di terre rare verso gli Stati Uniti. Tutto questo si è protratto fino alla fine di ottobre, quando Trump e Xi Jinping hanno raggiunto una tregua commerciale. Pechino si è impegnata a posticipare le limitazioni all’export di minerali strategici, mentre ieri la Casa Bianca ha preso la sua decisione sui chip H200. Secondo i critici, la mossa di Trump potrebbe avere degli impatti negativi sulla sicurezza nazionale americana e rischierebbe di avvantaggiare il Dragone nella competizione relativa al settore dell’Intelligenza artificiale. Dall’altra parte, secondo l’amministrazione statunitense, il semaforo verde a Nvidia rappresenta un’opportunità per rendere Pechino più dipendente da Washington sotto il profilo dell’approvvigionamento tecnologico. Trump è d’altronde consapevole che la dipendenza tecnologica rappresenta una delle principali preoccupazioni nutrite da Xi.
