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Sinner, la rinuncia alla Coppa Davis “Mi serve soltanto più riposo”

Sinner, la rinuncia alla Coppa Davis “Mi  serve soltanto più riposo”

Volandri: “Non ha dato la disponibilità”. Jannik spiega: “Ha pesato il fatto di averla vinta due volte, ma io mi sento pienamente italiano”

Berrettini, Bolelli, Cobolli, Musetti e Vavassori. Sono questi i cinque tennisti azzurri convocati dal capitano non giocatore Filippo Volandri per l’impegno di Coppa Davis dell’Italia a Bologna il 18 novembre. Non c’è Jannik Sinner, anche se teoricamente c’è ancora la possibilità che l’altoatesino partecipi. Il regolamento consente infatti alle squadre di cambiare fino a tre giocatori della rosa fino ad una settimana dall’inizio della gara. Il numero uno azzurro sarà quindi Lorenzo Musetti. Sinner, protagonista assoluto delle ultime due edizioni della Coppa Davis vittoriose a Malaga nel 2023 e nel 2024, non ha chiuso ancora la porta e molto dipenderà dall’andamento delle ATP Finals di Torino, se Jannik dovesse vincere potrebbe rinnovare il duello con Carlos Alcaraz che invece fa parte della rosa dei convocati spagnoli, alla fiera di Bologna.

Volandri: “Non ha dato la disponibilità”

Il capitano azzurro Volandri ha ricordato la forza della nostra squadra sottolineando che “per Jannik le porte sono sempre aperte anche se per il momento non ha dato la sua disponibilità per il 2025″. Nessuna polemica neanche da parte della Federazione anche se il presidente Binaghi ammette che “la rinuncia di Sinner per noi è molto dolorosa”. L’Italia comincerà il suo cammino ai quarti contro l’Austria, poi nell’eventuale semifinale una tra Francia e Belgio, mentre solo in finale l’ipotetico scontro con la Spagna di Alcaraz, che invece sarà a Bologna. “Dovremo superare avversari insidiosi”, aggiunge Volandri, “ma ho la fortuna di poter contare su un’ampia rosa di giocatori che ci permetterà di affrontare l’impegno con la massima convinzione”. In questi giorni Sinner si era nascosto dietro un diplomatico «Vedremo», quando gli si domandava del prossimo appuntamento in Davis. Sabato ha vinto il torneo-esibizione di Riad, in Arabia Saudita, mettendosi in tasca 6 milioni di dollari più la racchetta in oro del valore di mezzo milione (ha annunciato sarà venduta, e il ricavato dato in beneficenza all’ospedale di San Candido). Ora Vienna, poi il Masters1000 di Parigi e le Atp Finals di Torino in calendario dal 9 al 17 novembre.

La spiegazione di Jannik

Da Vienna dove mercoledì esordirà nell’Atp 500 contro Altmaier Sinner ha spiegato la sua rinuncia alla Coppa Davis: “Ho vinto la Davis Cup due volte. Con il mio team abbiamo deciso così perché la stagione a fine anno è molto lunga e ho bisogno di una settimana extra di pausa per iniziare prima la preparazione. L’obiettivo è ripartire al meglio in Australia”. “L’importante è partire bene nel 2026, una settimana in più di preparazione cambia. È una scelta difficile rinunciare alla Davis, averla vinta già due volte ha avuto un suo peso”. Una scelta non facile e che nulla toglie al suo attaccamento alla maglia azzurra: “Mi sento pienamente italiano”

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