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Sinner, l’aria di New York fa bene: battuto Popyrin e ora Shapovalov

Sinner, l’aria di New York fa bene: battuto Popyrin e ora Shapovalov

Altra vittoria in tre set (6-3,6-2,6-2) per il numero uno al mondo contro l’australiano, Jannik non è ancora del tutto contento di se stesso: “Sto migliorando di partita in partita ma devo lavorare soprattutto sul servizio”. Bene anche Musetti

Due ore e un minuto e anche l’australiano Alexei Popyrin deve arrendersi alla netta superiorità di Jannik Sinner. L’australiano era considerato un giocatore pericoloso, ma Sinner è rimasto sempre molto concentrato e nei pochi momenti di difficoltà ha tirato tutta la sua classe e la sua superiorità. La realtà è che non sono questi gli avversari che possono mettere in difficoltà Sinner, anche se da Popyrin ci si aspettava qualcosa di più. L’australiano ha avuto tre palle-break sul 4-2 del secondo set, ma Sinner dal 15-40 ha risolto a suo favore il game con una serie di servizi vincenti. E poi nel terzo set ha ottenuto subito il break e l’australiano non ha potuto più fare niente. Per Jannik è la ventitresima vittoria consecutiva sul cemento in uno Slam, eppure non è troppo soddisfatto: “Il servizio non è andato come speravo, bisogna cercare di migliorare perchè sul cemento è un elemento decisivo”. Domani Jannik sarà di nuovo in campo contro il canadese Denis Shapovalov, numero 27 al mondo ma che negli ultimi tempi si è un po’ perso. Dopo una grande carriera da junior nei primi anni da professionista non ha dimostrato tutto il suo valore: è un giocatore molto estroso e molto potente.

Avanti anche Musetti

Bel risultato anche per Lorenzo Musetti che ha battuto Goffin qualificandosi al terzo turno degli Us Open. Una partita sostanzialmente dominata dal toscano, testa di serie numero 10, un 6-4 6-0 6-2 in 2 ore e 3 minuti che certifica una superiorità netta da parte dell’azzurro. Le maggiori preoccupazioni per il carrarino sono quasi tutte arrivate nei primi game in apertura di match, dove non è stato troppo efficace nel servizio. Molto bene invece il rovescio, uno dei colpi forti di Lorenzo

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