Due partite da vincere in cinque giorni. Una certamente giocando in casa contro un avversario sulla carta inferiore e l’altra appesa a un sorteggio e con un livello di difficoltà che si alza. Questo sono i temuti spareggi di marzo per il Mondiale 2026, ultima finestra utile per una nazionale europea di guadagnare il pass per la rassegna iridata che si giocherà la prossima estate. In palio ci sono 4 posti che si aggiungeranno alle 12 vincitrici dei gruppi eliminatori.
Per l’Italia è la terza volta nella storia per evitare un’altra terza volta, che sarebbe devastante per tutto il movimento: una nuova esclusione dalla fase finale mondiale dopo quelle patite nel 2018, buttati fuori dalla Svezia, e nel 2022, cacciati dalla Macedonia del Nord. Esiste un precedente positivo, seppure ormai lontano nel tempo, che riporta a Francia ’98 cui gli azzurri dell’epoca arrivarono escludendo la Russia in un match senza domani.
Spareggi Mondiale 2026, possibili avversarie della semifinale
Il regolamento degli spareggi è semplice e brutale al tempo stesso. Nel primo turno (26 marzo) le qualificate, ovvero le seconde classificate nei gruppi e 4 che vengono ripescate tra le eliminate grazie al comportamento nell’ultima Nations League, si sfidano a seconda del posizionamento nel ranking mondiale. L’Italia è certa di essere testa di serie ed è sicura di dover incrociare una delle squadre che compongono la quarta e ultima fascia, quella delle salvate grazie alla Nations League.
L’ultimo giornata dei gironi di qualificazione ha determinato che si tratta di Svezia, Irlanda del Nord, Romania e Macedonia del Nord. Il rischio è ritrovare la Svezia con il suo carico di giocatori di livello internazionale medio alto e con tutti i cattivi ricordi che evocherebbe una sfida con gli svedesi che ci sono già stati fatali nel citato spareggio mondiale e nell’Europeo del 2004. In ogni caso la semifinale si giocherà certamente su gara secca in casa dell’Italia.
Spareggi Mondiale 2026, eventuale avversaria dell’Italia in finale
Immaginando di aver superato il primo step, ecco quello che porta al Mondiale 2026 o condanna all’inferno della terza esclusione consecutiva. Gara secca in calendario il 31 marzo con sede a sorteggio che decide il fattore campo. Un sorteggio decide anche chi potrà essere l’avversario con l’unico paracadute di non prevedere scontri tra le nazionali teste di serie e che si trovano nella prima urna. In quella fascia insieme agli azzurri ci sono Turchia, Danimarca e Ucraina. Le altre, cioè quelle che potremmo incrociare? In ordine di ranking ci sono Polonia, Galles, Repubblica Ceca e Slovacchia (seconda fascia), Irlanda, Albania, Bosnia e Kosovo (terza fascia).
Attenzione, non sarà una passeggiata di salute perché un conto è ospitare la sfida a Roma, Milano o in un qualsiasi stadio italiano, e un conto è dover fare visita in impianti che sanno esercitare una forte pressione sui giocatori in campo. Regole che sono note da anni e che, ad esempio, avrebbero costretto l’Italia di Mancini a un miracolo in casa del Portogallo qualora non si fosse realizzato il suicidio sportivo di Palermo con la Macedonia del Nord: non il massimo dell’equilibrio competitivo, ma questo è il regolamento voluto da Fifa e Uefa.
Spareggi Mondiale 2026, le date del sorteggio
Con i gironi eliminatori chiusi il 16 novembre, tutto sarà chiaro e definito con un sorteggio che si terrà a Zurigo nella sede della Fifa il prossimo 21 novembre. Disegnerà non solo gli accoppiamento della semifinale ma anche quello che accadrà successivamente. Da lì in poi si saprà se l’Italia di Gattuso dovrà fare un’impresa per andare al Mondiale o soltanto non spararsi sui piedi come in passato.
Una curiosità: dovendo aspettare fino a marzo per conoscere il nostro destino, anche il grande galà del sorteggio del Mondiale in programma a Washington il 5 dicembre ci riguarderà solo di striscio. In alcuni gironi ci sarà una X al posto del nome della nazionale. Il sogno è che una di quelle tracce venga poi occupata dall’Italia.
