E’ stato un one man show ma non era nemmeno quotato. Il vero padrone di casa si è preso tutta la scena, relegando niente meno che l’uomo più potente del mondo a comparsa. E’ stato lo show di Gianni Infantino, antipasto di quello che sarà questo Mondiale extra large che il numero uno della Fifa ha voluto con tutte le forze per incidere nella storia del calcio il suo nome a lettere maiuscole. “Il più grande evento sportivo dell’umanità” lo ha definito dal palco di Washington, Infantino, dimenticando di aver detto la stessa cosa una manciata di mesi fa parlando dell’edizione 2022 in Qatar e dell’insuperabile concorrenza di eventi come le Olimpiadi che planetarie lo sono davvero, per forza dei numeri e tradizione.
Bisogna farci l’abitudine, sarà l’estate di Infantino. Il calcio, si spera, prima o poi si riprenderà un posto centrale nel palinsesto tra annunci fantasmagorici, cambiali politiche pagate (a Trump è stato consegnato il Fifa Peace Price quasi come risarcimento per il Nobel che gli svedesi ostinatamente gli negano) e tutto il corollario delle esagerazioni legate al grande show del sorteggio del Mondiale.
Sul palco con Infantino, che li ha anche definiti “assistenti”, niente meno che Donald Trump – arrivato con la first lady Melania -, la presidenta messicana Claudia Sheinenbaum e il primo ministro canadese Mark Carney. Fa niente se i rapporti tra le tre nazioni siano freddi tendenti al gelo, Infantino è andato oltre all’attualità politica cucendosi addosso il ruolo di grande tessitore. Trump ha finito col concedergli che il “vero football” è quello che si gioca in Europa, non il football americano degli Stati Uniti che ha relegato a soccer il pallone: chissà cosa ne pensano gli amanti della Nfl.
L’Italia ha osservato da lontana speranzosa di esserci e tutto dipenderà dalla settimana di marzo in cui gli azzurri affronteranno la tagliola dei playoff. A Washington si è visto Andrea Bocelli che ha cantato l’immortale “Nessun Dorma” emozionando tutti; la speranza è che non resti l’unica traccia di made in Italy. Altra spigolatura dallo show del sorteggio, che ha dovuto pazientemente attendere prima di mostrarsi al mondo: l’inno del Mondiale cantato da Robbie Williams e Nicole Scherzinger è una bella canzone che difficilmente resterà nelle orecchie come alcune che l’hanno preceduta.
Le possibili avversarie dell’Italia: saremo (si spera) testa di serie
Dopo settimane a discutere della correttezza dei criteri della Fifa, bisogna ammettere che all’Italia non è andata male. Anzi. Il punto di partenza è che al Mondiale ci dobbiamo andare, mettendo fuori Irlanda del Nord e una tra Galles e Bosnia, ma se accadesse ci troveremmo nella condizione di recitare un ruolo da testa di serie ombra.
Essere virtualmente precipitati nella quarta e ultima fascia ci esponeva al rischio (sempre virtuale) di un gruppo terribile. Invece il sorteggio ci ha piazzato insieme a Canada (la meno forte delle vere teste di serie), Qatar e Svizzera. E’ vero che gli amici elvetici ci hanno rispedito a casa dall’Europeo nel 2024, ma considerato che il timore era di finire in un inferno di big non ci si può lamentare.
In caso di qualificazione ci attende la West Coast: Toronto, il possibile debutto con il Canada il 12 giugno), Los Angeles per la Svizzera (19 giugno) e Seattle con il Qatar (24 giugno). Ora resta il lavoro più difficile. Presentarci al Mondiale tra le 48 iscritte.
Mondiale 2026, i gironi usciti dal sorteggio di Washington
Ad estrarre le palline dalle urne sono state quattro leggende degli sport professionistici made in Usa: Wayne Gretzky, il più grande giocatore di sempre dell’hockey ghiaccio, Aaron Judge, star dei New York Yankees, Shaquille O’Neal, vincitore di 4 titoli Nba, e Tom Brady, sette volte dominatore del Super Bowl di football americano, ex quarterback dei New England Patriots.
Ecco i gironi che sono usciti:
- Gruppo A: Messico, Corea del Sud, Sudafrica, Playoff Europa D (Danimarca/N. Macedonia/Rep. Ceca/Irlanda)
- Gruppo B: Canada, Svizzera, Qatar, Playoff Europa A (Italia/N. Irlanda/Galles/Bosnia)
- Gruppo C: Brasile, Marocco, Scozia, Haiti
- Gruppo D: Usa, Australia, Paraguay, Playoff Europa C (Turchia/Romania/Slovacchia/Kosovo)
- Gruppo E: Germania, Ecuador, Costa d’Avorio, Curaçao
- Gruppo F: Olanda, Giappone, Tunisia, Playoff Europa B (Ucraina/Svezia/Polonia/Albania)
- Gruppo G: Belgio, Iran, Egitto, Nuova Zelanda
- Gruppo H: Spagna, Uruguay, Arabia Saudita, Capo Verde
- Gruppo I: Francia, Senegal, Norvegia, Playoff Fifa 2 (Bolivia/Suriname/Iraq)
- Gruppo J: Argentina, Austria, Algeria, Giordania
- Gruppo K:Portogallo, Colombia, Uzbekistan, Playoff Fifa 1 (Nuova Caledonia/Giamaica/Congo)
- Gruppo L: Inghilterra, Croazia, Panama, Ghana
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