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Milan, chi è e come giocherà Ardon Jashari

Milan, chi è e come giocherà Ardon Jashari

Il Milan ha preso Ardon Jashari: ecco chi è e come giocherà nella squadra di Allegri il centrocampista del Bruges inseguito con una trattativa impegnativa

Due mesi di muro contro muro prima della soluzione. Il Milan è arrivato al traguardo nell’estenuante rincorsa al talento di Ardon Jashari, centrocampista del Bruges messo in cima alla lista dei desideri non appena ufficializzata la cessione di Reijnders al Manchester City e rimasto incastrato in una lunga guerra di posizione tra club.

Un finale che non deve sorprendere. Già con De Ketelaere la traiettoria dei rapporti tra Milano e Bruges era stata simile – braccio di ferro e poi soluzione a costi maggiori – e nel caso di Jashari pesava non poco la volontà del giocatore. Lui, milanista sin da bambino con tanto di prova fotografica, che ai vertici del Bruges ha spiegato a chiare lettere che non ne avrebbe più indossato la maglia nerazzurra volendo vestirsi di rossonero.

Qualche partita saltata, un colloquio franco con presidente e amministratore delegato, offerte da Premier League e Arabia Saudita rispedite al mittente e il muro dei belgi è crollato. Il Milan lo paga subito 34 milioni di euro cui ne aggiungerà altri 4 in bonus di cui alcuni molto semplici da raggiungere, così da non allontanarsi troppo dalla quota dei 40 che era stata indicata sin dall’inizio della storia come il punto di caduta di tutta la vicenda. Contratto quinquennale da 2,5 milioni netti a salire.

Chi è Ardon Jashari, nuovo talento del Milan

Classe 2002, nazionalità svizzera con passaporto anche macedone, Jashari si è messo in luce nell’ultima stagione disputata con la maglia del Bruges. Ha provato anche l’ebbrezza della Champions League mettendo piede in campo a San Siro da avversario in una notte in cui i belgi hanno spaventato i rossoneri finendo poi rimontati. E poi l’eliminazione dell’Atalanta nel playoff della seconda fase: risultati suoi e di squadra che lo hanno messo al centro dell’attenzione di diverse società in Europa e non solo.

E’ un centrocampista con caratteristiche abbastanza definite anche se la giovane età suggerisce la possibilità di evoluzioni. Gioca mezzala, ha capacità di corsa e resistenza ed è quello che tecnicamente viene definito un box-to-box, capace cioè di fare sentire la propria presenza in entrambe le fasi.

Vede la porta anche se ha margini di miglioramento. Nelle 52 partite disputate con il Bruges, 11 delle quali in Champions League, ha trovato la via del gol solo 4 volte: bottino sufficiente ma non entusiasmante. In precedenza si era fatto le ossa nel Lucerna con rendimento crescente fino al trasferimento nella Jupiler League: in tutto 102 presenze e 9 reti segnate.

Come giocherà Ardon Jashari nel Milan

Allegri sta costruendo un Milan molto diverso da quello che ha ereditato. Un anno fa Fonseca e i dirigenti parlavano della necessità di dominare il gioco e il campo con un approccio molto offensivo mentre il nuovo tecnico è ripartito dalle fondamenta dell’equilibrio e della solidità difensiva. Il modulo base sarà il 4-3-3 e a centrocampo Max ha a disposizione un pacchetto di sei giocatori con doppia opzione per ciascun ruolo.

Jashari idealmente sarà la mezzala di destra senza compiti di regia, affidati a Modric (che può andare anche a sinistra) e Ricci, e con la possibilità di alternarsi a Loftus Cheek e Fofana in un reparto che all’inizio di agosto conta anche Musah e Bondo oltre agli esuberi Bennacer e Adli.

Un buon ventaglio di soluzioni per una squadra attesa da una stagione con al centro l’obiettivo del campionato, per cancellare l’ottavo posto della scorsa stagione, con Coppa Italia e Supercoppa Italiana di contorno. Dovesse arrivare fino in fondo ovunque, il Milan giocherebbe al massimo 47 partite: tante, ma non sufficienti per concedere a tutti uno spazio adeguato. Sarà un vantaggio per Allegri che potrà preparare ogni sfida con grande attenzione, ma anche un rischio che obbligherà a gestire con attenzione e sensibilità tutto il gruppo.

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