Tra Simone Inzaghi e l’Inter è finita. Quattro anni con uno scudetto, due finali Champions League, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane: il tecnico ha informato il club di considerare concluso il suo percorso in nerazzurro con un anno d’anticipo sulla scadenza del contratto nel giugno 2026.
Un esito che sembrava scritto dopo la debacle di Monaco di Baviera contro il Psg, quello che rimarrà l’ultimo atto di un ciclo bellissimo con un finale da cancellare. Non c’è stato spazio per nessun rilancio da parte dell’Inter che, pure, avrebbe voluto proseguire mettendo sul piatto anche un prolungamento di contratto con adeguamento dell’ingaggio.
Inzaghi aveva già deciso. Da oltre un mese trattava con gli arabi dell’Al Hilal sulla base di un’offerta mostruosa da 52 milioni di euro per due stagioni. Lo avranno in panchina già dal Mondiale per Club che avrebbe dovuto affrontare con l’Inter.
Le sue parole nella pancia dell’Allianz Arena avevano svelato parte del disegno. L’incontro lampo a Milano con Marotta ha completato il puzzle. Per settimane Inzaghi aveva garantito di voler prima pesare i piani della dirigenza sul mercato, oltre agli acquisti di Sucic e Luis Henrique già portati a termine: probabilmente non li ha trovato all’altezza, di sicuro l’offerta araba ha avuto il suo peso.
Inzaghi e Inter, è finita: il comunicato del club
”Le strade del Club e di Simone Inzaghi si separano. È questa la decisione presa di comune accordo dopo l’incontro avvenuto pochi minuti fa.
La gestione di Inzaghi all’Inter sarà ricordata da tifosi, calciatori, dirigenti e dipendenti come caratterizzata da grande passione, accompagnata da professionalità e dedizione.
Sei trofei: uno Scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppa Italiane, sono il palmares maturato in quattro stagioni, che hanno riportato il club ai vertici del calcio italiano ed europeo. Inzaghi è uno degli allenatori con il maggior numero di partite nella storia del Club nerazzurro, dopo Herrera, Mancini, Trapattoni e Mourinho. Esattamente come gli altri membri esclusivi di questo novero, Inzaghi ha contribuito significativamente alla crescita del palmares interista e passerà per sempre alla storia come il coach che ci ha portato alla conquista della Seconda Stella.
“A nome del nostro azionista Oaktree e di tutto il Club, desidero ringraziare Simone Inzaghi per il lavoro svolto, per la passione dimostrata e anche per la sincerità nel confronto odierno, che ha portato alla decisione comune di separare le nostre strade. Solamente quando si è combattuto insieme per raggiungere il successo giorno per giorno, si può avere un dialogo franco come quello accaduto oggi” ha detto il Presidente Giuseppe Marotta, al termine dell’incontro”.
Il messaggio di Simone Inzaghi
Cara famiglia nerazzurra,
È venuto per me il momento di salutare questo Club dopo un percorso di quattro anni, durante i quali ho dato tutto.
Ogni giorno ho dedicato all’Inter il mio primo e ultimo pensiero della giornata. Sono stato ricambiato con professionalità e passione da calciatori, dirigenti e da ogni singolo dipendente del club.
I sei trofei conquistati, tra cui lo scudetto della Seconda Stella, unitamente al percorso in Uefa Champions League nel 2023 e pochi giorni fa, sono la testimonianza tangibile di quanto il mio lavoro sia stato supportato da una comunione d’intenti con il mio staff e con ogni componente dell’Inter.
Ringrazio gli azionisti per la fiducia che non è mai mancata, il Presidente e i suoi collaboratori per l’aiuto e il dialogo quotidiani. In una giornata difficile come quella di oggi penso sia giusto ribadire questo senso di gratitudine anche per il confronto che si è concluso poco fa. Siamo stati sinceri e abbiamo insieme deciso di concludere questo magnifico percorso.
Un’ultima parola la voglio dedicare ai milioni di tifosi nerazzurri che mi hanno incitato, hanno pianto e sofferto nei momenti difficili e hanno riso e festeggiato nei sei trionfi che abbiamo vissuto insieme.
Non vi dimenticherò mai.














