Un venerdì di segnali, un sabato di certezze. Oscar Piastri è rinato in Qatar e con la vittoria nella Sprint Race riapre un Mondiale che sembrava indirizzato verso Lando Norris. Il pilota McLaren, partito dalla pole, non ha sbagliato nulla: scatto perfetto, gestione impeccabile delle gomme nei primi giri, ritmo controllato quando il graining iniziava a mordere. Un crescendo che gli ha consentito di tagliare il traguardo in scioltezza davanti a George Russell e allo stesso Norris, ora un pizzico sotto pressione.
Con questo successo, Piastri accorcia in classifica: Norris resta primo a 396 punti, l’australiano sale a 374 e Verstappen segue a 371. Un Mondiale a tre che si conferma incandescente, con gli equilibri psicologici oltre che tecnici a fare la differenza.
La Ferrari sprofonda
Alle spalle del trio di testa, Max Verstappen è quarto, mentre Andrea Kimi Antonelli chiude quinto, sfruttando la penalità di cinque secondi inflitta a Tsunoda per i track limits. Per il giovane italiano un’altra buona prova: aggressivo, solido, maturo nei duelli. Il giapponese retrocede sesto, seguito da Alonso e Sainz a chiudere la zona punti.
Sprint amara invece per la Ferrari, incapace per l’ennesima volta di trovare ritmo e stabilità. Charles Leclerc, lento allo start, sprofonda nel traffico e resta prigioniero del gruppo: chiude 13°, con un errore che gli costa altre posizioni e con una vettura difficile da controllare. Ancora peggio Lewis Hamilton (ma oramai, purtroppo, non è più una sorpresa). Partito dalla pit lane per modifiche all’assetto e 17° al traguardo, tormentato dal posteriore instabile e soprattutto dalla sfiducia in se stesso e nella vettura. Insomma, la Ferrari, gara dopo gara, arretra sempre più di posizione. Fa il cosiddetto “passo del gambero (rosso)”, e si rende sempre più triste da guardare.
Il mondiale agli atti conclusivi
La Sprint ha offerto poche emozioni e molti trenini, ma ha confermato una verità: la battaglia per il titolo non è finita. Piastri manda un messaggio a Norris e Verstappen: è ancora un contendente molto pericoloso, che ha ritrovato fiducia. E sul circuito del Qatar, dove alle 19 si torna in pista per la qualifica, i giochi ricominciano quasi da zero. Ora è una partita mentale, ancora prima che tecnica.
