Da Conegliano a Scandicci passando per Parigi, Bangkok per arrivare fino a San Paolo. Sempre e solo trionfi per la pallavolo femminile italiana, a livello di nazionale e di club. Se il gruppo delle azzurre è stato riportato ai massimi splendori dalle mani sapienti di Julio Velasco con la vittoria dell’Olimpiade di Parigi nel 2024 e il titolo mondiale del 2025 vinto in Thailandia, non scherziamo neanche a livello di club. Il titolo mondiale nella finale giocata a San Paolo del Brasile in una finale tutta italiana contro le campionesse in carica di Conegliano, se lo prende Scandicci, società di un paese di 45.000 abitanti che ha una grande storia nel volley italiano delle donne perchè gli scudetti degli anni 70 vinti dalla mitica Robur Firenze nacquero proprio a Scandicci. Adesso il club toscano è salito sul trono detronizzando Conegliano, un altro piccolo grande miracolo della provincia italiana, che aveva vinto già tre volte il titolo e che nella scorsa stagione aveva realizzato un record clamoroso vincendo scudetto, coppa Italia, Supercoppa italiana, Champions League e Mondiale per club.
La storia della Savino Del Bene
Paolo Nocentini dal 1977 è a capo della Savino Del Bene, azienda della logistica con sede a due passi dall’uscita della superstrada per Livorno. E’ stato lui nel 2012 a fondare la nuova società rilevando il titolo sportivo dalla Scandicci (B1). L’amore per la pallavolo nasce dalle sfide con l’amico Wanny Di Filippo, presidente de Il Bisonte, club fiorentino di serie A1. Per prendersi la rivincita delle sconfitte che subiva a biliardo Nocentini ha deciso di sfidare l’amico su un campo di pallavolo. E da lì ha costruito una squadra vincente che ha trionfato in Challenge Cup (2022) e coppa Cev (2023) sfidando poi Conegliano nelle finali per lo scudetto e la Champions. Fino alla vittoria di San Paolo del Brasile che porta Scandicci sul tetto più alto del mondo. Stavolta Scandicci non ha fallito l’appuntamento con la storia: trascinata da Andropova ha vinto il primo set dopo una durissima battaglia (30-28), ha gestito bene il secondo e poi non si è fatta impressionare dal ritorno di Conegliano chiudendo la partita 3-1 (25-23 il quarto e ultimo set).
Il capolavoro di Marco Gaspari
E’ l’allenatore anconetano uno dei grandi artefici della vittoria di Scandicci. Marco Gaspari è il figlio di Luciano, uno dei migliori arbitri della pallavolo italiana e mondiale tra gli anni 70 e 90, era reduce da una lunga serie di finali scudetto perse alla guida di PIacenza, Modena e Milano ed è arrivato a Scandicci l’anno scorso subentrando al francese Antiga. Dopo aver perso la finale di Champions con Conegliano ha ricostruito la squadra fino a portarla al traguardo più importante.
Fenomeno Antropova
Merita di essere raccontata la storia di Ekaterina Antropova, di origini russe, nata in Islanda nel 2003 e italiana dal 2023 tanto da potersi mettere al collo le medaglie d’oro conquistate con l’Italia alle Olimpiadi Parigi del 2024 e ai Mondiali in Thailandia. Nel 2017 si trasferisce in Italia, nuova lingua, nuova scuola e per un adolescente l’impatto non è facile (Kate aveva solo 14 anni). Voleva tornare a casa, ma poi è scoppiato l’amore per la pallavolo ed è iniziata una nuova vita. La curiosità la accompagna ovunque: nelle passeggiate sulle colline di Scandicci o quando fa visita a Firenze. Conoscere, scoprire, leggere cose nuove. E’ diplomata in relazioni internazionali per il marketing, l’avventura della pallavolo è iniziata a Reggio Calabria ma è a Sassuolo che ha capito che la sua vita stava cambiando, fino a Scandicci dove arriva nel 2021. Parla l’italiano come se fosse la sua madrelingua e oltre al russo pure spagnolo, inglese e tedesco. E adesso è finita nel mirino dei ricchissimi club turchi dove sono già approdate le compagne di nazionale Orro e Silla. C’è tempo per il futuro: Kate adesso schiaccia per Scandicci e si gode il titolo di campionessa del mondo.
