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Basta soldi dai fondi sovrani: la galassia City sotto accusa in Belgio

Basta soldi dai fondi sovrani: la galassia City sotto accusa in Belgio

Una vicenda locale rischia di trascinare davanti alla Corte di Giustizie UE gli investimenti dei fondi sovrani nel calcio europeo. E cambiare per sempre il sistema…

Non solo la Superlega e la posizione di monopolio di Uefa e Fifa. La Corte di Giustizie dell’Unione Europea si troverà presto a discutere anche dei club proprietà di stati che da essi ricevono aiuti sostanziosi. Una pratica la cui legittimità viene messa in discussione dalla causa sollevata dal Royal Excelsior Virton, una piccola squadra belga di seconda divisione che ha messo nel mirino i rivali dell’SK Lommel, una delle società che compongono la galassia del City Football Group. E che ricevono finanziamenti costanti e continui dal fondo sovrano di Abu Dhabi.

Una piccola storia che rischia di avere un enorme impatto sulla struttura del calcio europeo. Gli investimenti di un fondo sovrano su un club calcistico rispetto le norme europee o violano il regolamento che si è dato l’Unione in materia di distorsione del mercato interno? Il tema è aperto da anni e c’è chi, come il presidente della Liga Javer Tebas, denuncia da tempo la posizione di indebito vantaggio acquisita da Paris Saint German (Qatar) e Manchester City (Abu Dhabi). Ora si è aggiunto il Newcastle di derivazione saudita e non è escluso che in futuro ci possano essere altre operazioni con nel mirino società del Vecchio Continente.

Il Royal Excelsior Virton accusa i rivali dell’SK Lommel di “doping finanziario” per aver ricevuto da Abu Dhabi un’iniezione di denaro da 16,8 milioni di euro necessaria per evitare il default e garantirsi l’iscrizione alla prossima stagione. Il tutto mentre i competitors hanno fatturati che pesano un terzo rispetto a quello del Virton e devono raggiungere da soli il pieno equilibrio per non fallire e rimanere allo stesso tempo competitivi. Soldi corrisposti senza alcuna logica sportiva e che drogano mercato e competizione con l’aggravante di provenire da uno Stato mentre le norme europee sono rigide in materia di aiuti di Stati.

Il Virton aveva avverti la federazione del Belgio che, in caso di concessione della licenza, si sarebbe mosso a livello legale e ora la vicenda è finita sul tavolo della Commissione Europea con alle viste anche un ricorso alla Corte di Giustizia UE. La stessa che già si sta occupando della posizione di monopolio di Fifa e Uefa. La domanda è se i cosiddetti “club di Stato” siano in linea con quanto previsto dall’articolo 101 del Tfue. Attenzione: non è questione che interessi solo la seconda divisione belga, perché, se da Bruxelles e Lussemburgo dovesse arrivare un’indicazione contraria alle continue iniezioni di denaro dei fondi sovrani nel calcio europeo, è difficile pensare che l’attuale sistema possa resistere così come concepito.

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