
5 giugno 2016. Un uomo grida circondato dalla polvere sollevata da un bombardamento delle forze filogovernative sul quartiere di Bustan al-Qasr ad Aleppo, in Siria, in mano ai ribelli.

13 marzo 2016. Una veduta generale del quartiere Jobar di al-Qaboun, nei pressi di Damasco, in Siria, controllato dai ribelli.

7 luglio 2016. Soccorritori in azione ad Aleppo

11 giugno 2016. Alcuni abitanti della zona raggiungono raggiungono il luogo dov’è avvenuta una delle due esplosioni simultanee che a Damasco, in Siria, hanno ucciso almeno 12 persone e ferito altre 55. Gli attentati sono avvenuti nei pressi del mausoleo dedicato a Seyeda Zeinab (nipote di Maometto e sorella del terzo Imam sciita Hussein), venerato dagli sciiti di tutto il mondo.


30 maggio 2016. Un uomo coperto dalla polvere di edifici appena bombardati siede accanto a un ragazzo lungo una strada di Aleppo, nel quartiere settentrionale di Sukkari, in mano ai ribelli, e colpito da raid aerei delle forze governative fedeli ad Assad.

Il luogo dell’esplosione delle bombe a Tartus in Siria – 23 maggio 2016

Il luogo dell’esplosione delle bombe a Tartus in Siria – 23 maggio 2016

4 maggio 2016. Un gruppo di siriani reagisce con gioia all’arrivo di un convoglio militare russo, mostrando un’immagine del presidente Assad, nel piccolo villaggio di Hama, in Siria. Sotto le pressioni di Russia e USA le parti in campo nel conflitto siriano hanno accettato una tregua di due giorni nella massacrata città di Aleppo.

4 maggio 2016. Piloti russi accanto a un cacciabombardiere russo Sukhoi Su-34 presso la base aerea di Hmeimym, nella provincia di Latakia, in Siria.

4 maggio 2016. Tecnici russi impegnati nella manutenzione di un cacciabombardiere russo Sukhoi Su-24 presso la base aerea di Hmeimym, nella provincia di Latakia, in Siria.

4 maggio 2016. Un cacciabombardiere russo Sukhoi Su-24 atterra presso la base aerea di Hmeimym, nella provincia di Latakia, in Siria, passando accanto a un missile terra-aria S-400.

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

20 aprile 2016. Due uomini si muovono a bordo di una moto, passando attraverso degli edifici completamente distrutti nel village di Teir Maalah, in mano ai ribelli, alla periferia nord di Homs, in Siria,

31 marzo 2016. Il pasticcere Abo Al-Noor stende la pasta all’interno del suo forno a Douma, fuori Damasco, in Siria, controllato dalle forze dei ribelli ostili al presidente Assad.

22 marzo 2016. Dei bambini giocano lungo una strada del quartiere di Teshreen a Damasco, Siria, controllato dalle forze dei ribelli ostili al presidente Assad.

18 marzo 2016. Un gruppo di siriani commemora lo scoppio della guerra in Siria, 5 anni dopo il suo inizio, urlando slogan contro il presidente Assad, durante una protesta a Saqba, nella provincia orientale di Al-Ghouta, fuori Damasco, Siria.

22 marzo 2016. Due bambini giocano lungo una strada del quartiere di Teshreen a Damasco, Siria, controllato dalle forze dei ribelli ostili al presidente Assad.

22 marzo 2016. Dei bambini giocano lungo una strada del quartiere di Teshreen a Damasco, Siria, controllato dalle forze dei ribelli ostili al presidente Assad.

22 marzo 2016. Un ciabattino all’interno del suo negozio lungo una strada del quartiere di Teshreen a Damasco, Siria, controllato dalle forze dei ribelli ostili al presidente Assad.

4 aprile 2016. Un uomo cammina davanti a una scuola distrutta il 31 marzo da attacchi aerei delle forze pro Assad nel quartiere di Deir al-Asafir, a sud-est di Damasco, in Siria, uccidendo almeno 30 persone e danneggiando diversi edifici civili.

28 marzo 2016. Due anziani camminano accanto a una moschea danneggiata nell’area controllata dai ribelli di Dar’a, nel sud della Siria.

10 marzo 2016. Un bambino di nome Syrian Othman al-Najjar, 12 anni, lavora in un’autofficina, collocata al piano inferiore dell’abitazione di famiglia a Damasco.

7 marzo 2016. Tre uomini trasportano aiuti, sotto forma di gasolio, consegnati dalla Mezzaluna Rossa del Qatar nella città in mano ai ribelli di Beit Sawa, alla periferia della capitale Damasco.

14 marzo 2016. Un bambino riposa in un fagotto appeso a una corda fuori dall’abitazione della sua famiglia, nel quartiere di Tishreen, occupato dai ribelli, alla periferia di Damasco, Siria.

13 marzo 2016. Un uomo in bicicletta lungo una strada di al-Qaboun, un sobborgo in mano ai ribelli a nord-est della capitale Damasco.

27 marzo 2016. Soldati delle truppe siriane camminano tra le macerie lungo una strada della città moderna che sorge nei pressi del sito archeologico di Palmira, poco dopo essere stato sottratto al controllo dei miliziani dell’ISIS.
Mentre al Arabiya annuncia la morte sotto i bombardamenti ad Aleppo di Qusay Abtini, 14enne star della Tv protagonista di una nota serie trasmessa nel nord del Paese, l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani con sede a Londra rende noto che sono 4.794 le vittime delle violenze nel mese di luglio, tra cui 1.590 civili (e di questi 341 minorenni e 213 donne).
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Tra gli ultimi caduti, oggi ci sono 5 militari russi che erano a bordo di un elicottero abbattuto nel Nord del Paese.
Un conflitto che non risparmia nemmeno gli ospedali. Particolarmente drammatici i bombardamenti che colpiscono gli ospedali. Negli ultimi 10 giorni se ne sono registrati diversi. Tra i più gravi quelli del 25 luglio su 7 strutture diverse, che hanno provocato decine di morti, e quelli del 29 luglio su un ospedale con un reparto maternità.
Bombardato ospedale Save the Children in Siria – Video
Bombardamenti letali
Sempre secondo i dati raccolti dall’Osservatorio, il maggior numero di uccisioni (799) è stato causato dai bombardamenti dell’Aviazione russa e lealista, mentre altre 148 sono dovute a quelli della coalizione multinazionale guidata dagli Usa contro lo Stato Islamico.
Proprio l’Isis è poi ritenuto direttamente responsabile di 45 morti, mentre altri 148 sono stati provocati dai razzi lanciati da varie fazioni insurrezionali. 14 civili, tra i quali anche un bambino, sono infine stati uccisi dalle guardie di frontiera turche mentre cercavano di sconfinare.
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Sale nel frattempo, a livello internazionale, l’allarme sula presenza di miliziani jihadisti nel Paese, pronti a esportare il terrore in Occidente.
L’Fbi avverte: dalla Siria, diaspora di terroristi senza precedenti
Anche sull’ultimo rapporto Europol si legge l’allarme per la possibilità che molti foreign fighter, sopo aver vissuto in Siria, possano tornare in Europa e colpire. Un mese fa in Italia è stata fermata una donna pronta a partire per raggiungere i territori siriani del califfato.
Nel frattempo le città siriane sotto assedio, dove le forze governative assediano i ribelli anti Assad, sono allo stremo, e a niente valgono gli allarmi lanciati dalle Nazioni Unite
Siria: video da un paese in guerra
Il governo siriano ha confermato la sua disponibilità a riprendere i colloqui di pace guidati dalle Nazioni Unite alla fine di agosto a Ginevra “senza precondizioni e senza alcuna interferenza esterna”. L’annuncio, che arriva dall’agenzia di stato siriana Sana, segue l’incontro tra il vice inviato speciale Onu Ramzy Ezzeldin Ramzy e il vice ministro degli esteri siriano Fayssal Mikdad. “Ho informato il ministro e il vice ministro dell’intenzione di Staffan De Mistura di riconvocare i colloqui di pace verso la fine di agosto”, ha detto Ramzy, precisando che il governo siriano “parteciperà al negoziato”. L’ultimo tentativo di negoziato era naufragato nel mese di aprile.